In Italia le difficoltà e la lentezza della Pubblica Amministrazione sono un problema ben noto e a cui, da tempo, si cerca di rimediare. Ciò nonostante, se si guarda con maggior attenzione all’operato della PA, i dati che emergono non sono per i deboli di cuore. Addirittura, secondo un recente studio, l’inefficienza della PA provoca un danno economico di circa 184 miliardi di euro ai contribuenti italiani:
la lentezza del sistema della giustizia arriva a costare circa a 40 miliardi di euro annualmente, circa il 2% del PIL (fonte: Ministero della Giustizia)
la PA ha debiti commerciali per quasi 50 miliardi nei confronti dei fornitori (fonte: Eurostat);
le imprese pagano circa 57 miliardi di euro annualmente per gestire i propri rapporti con la burocrazia (fonte: The European House Ambrosetti);
gli sprechi nel settore della sanità si aggirano intorno ai 25 miliardi di euro ogni anno (fonte: Fondazione GIMBE)
gli sperperi del settore del trasporto pubblico locale sono quantificabili in 12.5 miliardi di euro all’anno (fonte: The European House Ambrosetti-Ferrovie dello Stato).
Ovviamente, gli effetti economici negativi qui riportati non sono realmente sommabili poiché alcuni di essi si sovrappongono, ma danno comunque idea di quanto lavoro ci sia ancora da fare per efficientare la burocrazia italiana.(Fonte CGIA)