Il 24/10/2023 i membri della Commissione Ambiente del Parlamento UE hanno espresso la loro posizione sulla proposta di regolamento sugli imballaggi ed i rifiuti di imballaggio che con 56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni.
La votazione del mandato negoziale da parte dell’Assemblea plenaria è prevista per la seconda sessione plenaria del 20 novembre 2023. Solo a quel punto potrà iniziare il trilogo con il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione per esaminare ulteriormente il testo e, eventualmente, approvarlo.
Oltre agli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi proposti nel regolamento, gli eurodeputati vogliono fissare obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040) e la componente plastica degli imballaggi dovrebbe contenere percentuali minime di contenuto riciclato a seconda del tipo di imballaggio, con obiettivi specifici fissati per il 2030 e il 2040. Inoltre, gli eurodeputati vogliono vietare la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), a meno che non siano necessari per motivi igienici o forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi, per aiutare a prevenire lo spreco di cibo.
In aggiunta, i Paesi dell’UE dovranno garantire la raccolta differenziata del 90% dei materiali contenuti negli imballaggi (plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone) entro il 2029; c’è l’intenzione di bandire l’uso di PFAS e di Bisfenolo A nella produzione di plastiche a contatto con gli alimenti per gli effetti negativi che hanno sulla salute umana.
Tra le altre misure contenute nella bozza approvata è presente anche il delicato tema degli imballaggi riutilizzabili, i quali dovrebbero soddisfare una serie di criteri che dovranno essere definiti successivamente, tra cui il numero minimo di volte in cui possono essere effettivamente riutilizzati.
Il Viceministro dell’Ambiente italiano ha criticato aspramente la posizione adottata dagli eurodeputati: “Restiamo fermamente convinti della irricevibilità della proposta di regolamento sugli imballaggi voluta dall’UE. L’Italia è fortemente impegnata nel settore dell’economia circolare ed ha un modello di gestione dei rifiuti da imballaggio che rappresenta un’eccellenza a livello UE. Il PNRR prevede, inoltre, investimenti per 2,1 miliardi di euro per migliorare ulteriormente la capacità di gestione e l’ammodernamento dell’impiantistica per il riciclo”, investimenti che rischierebbero di essere in pericolo se il focus dell’UE si spostasse dal riciclo al riutilizzo.
Il Consorzio C.A.R.P.I., che ha già manifestato i propri dubbi nei confronti di questa proposta di regolamento in sede di audizione parlamentare con le commissioni di Camera e Senato a fine maggio 2023, continua ad essere critico degli sviluppi di questa proposta legislativa che rischia di mettere in difficoltà il settore del riciclo italiano, eccellenza europea e mondiale.