Nel rapporto del 18 luglio appena diffuso dall’Istituto superiore di protezione ambientale (Ispra) emerge il calo nella produzione in quasi tutti i settori, con l’eccezione dell’edilizia che produce i maggiori flussi coprendo il 50% della produzione totale dei rifiuti speciali.
I dati si riferiscono al 2022 e la riduzione della produzione di rifiuti speciali segna un -2,1% rispetto al 2021. Nel calo generale della produzione dei rifiuti in tutti i settori, Ispra segnala che quello dell’edilizia va in controtendenza segnando un lieve aumento.
Nel dettaglio, i rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 93,8% del totale dei rifiuti prodotti, diminuiscono di 2,7 milioni di tonnellate (-1,8%), quelli pericolosi di quasi 680 mila tonnellate (-6,4%). Quanto a questi ultimi il 27% della produzione del 2022 è costituito dai rifiuti prodotti dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue, mentre il 19,4% arriva dai “rifiuti non specificati altrimenti” nell’Elenco europeo dei rifiuti (Eer) tra i quali ci sono veicoli fuori uso, apparecchiature elettriche ed elettroniche, batterie e accumulatori.