Non si arresta la crescita dei prezzi delle materie prime, con conseguenti ripercussioni su moltissimi settori produttivi.
Negli ultimi sei mesi, stando all’allarme lanciato anche dalla FPE, la Flexible Packaging Europe, il polietilene è aumentato del +130% così come i film BOPP schizzati al +70%. Non va meglio per l’etilene il cui prezzo ha subito un incremento pari al 58%, il polipropilene pari al 34% e il Pvc del 42%.
Secondo le rilevazioni della Confartigianato Imprese, ad aprile 2021 gli aumenti dei prezzi delle materie prime non energetiche sono stati del +34% rispetto al 2020, con un’impennata destinata a continue ricadute sulle piccole e medie imprese italiane, sempre più in difficoltà nell’acquisto di beni necessari alla produzione. L’impatto economico si tradurrebbe in in circa 400 milioni di euro in più di un anno a carico di circa 13mila PMI provinciali che operano nei settori più colpiti, compresa la Filiera della Plastica.
Secondo la FPE (Flexible Packaging Europe), “si prevede che questa situazione possa perdurare fino alla fine dell’anno nella speranza che non si verifichino ulteriori intoppi nella catena di rifornimento o eventi geo-politici. Il perdurare della scarsità potrebbe, in ultima analisi, riflettersi in allungamenti nei tempi di consegna e adeguamenti dei prezzi al dettaglio, ripercuotendosi anche sui consumatori finali.”
Sono numerose le cause che continuano ad alimentare questa impennata: in primis la ripresa della produzione mondiale ed in parallelo le catene produttive globali che non sono riuscite a riorganizzarsi dopo lo shock Covid-19: l’offerta rarefatta per alcuni produttori si intreccia con difficoltà nella logistica delle merci (il blocco del Canale di Suez di fine marzo ed oggi la variante Delta del Covid che blocca tre porti cinesi con migliaia di container che non possono partire), allungando i tempi consegna.
TRASPORTI E LOGISTICA
Non va certo meglio per i settori della logistica e dei trasporti.
Secondo il report di Drewry Maritime Research (www.drewry.co.uk), il costo attuale per spedire un container di circa 12 metri dal porto di Shanghai a quello di Rotterdam è di circa 13 mila dollari, aumentando così nella seconda settimana di luglio del +3%.
Non va meglio per le destinazioni italiane: la tariffa per la tratta Shangai – Genova ha raggiunto i 12.626 dollari, aumentando così del +7%
Un anno di aumenti vertiginosi per le spedizioni di container, che ha visto aumenti per le destinazioni del Nord Europa del +596%, mentre nel Mediterraneo hanno toccato quota +514%.