Investimenti in beni strumentali
Sono previsti nuovi crediti d’imposta, a sostituzione del super e iperammortamento, per gli investimenti in beni strumentali. Possono accedervi tutte le imprese a prescindere dalla forma giuridica purché residenti nel territorio italiano.
I benefici variano a seconda della tipologia di beni agevolabili: dal 40% dei costi di acquisizione per beni materiali industria 4.0 con un investimento fino a 2,5 milioni di euro, al 15% per tutti quei beni “immateriali Industria 4.0” (software, system integration, applicativi anche cloud mcomputing) con costi massimi di 700 mila euro.
Al difuori dell’Industria 4.0 per investimenti per beni materiali strumentali nuovi “ordinari”, il credito d’imposta si attesta al 6% con costi massimi ammissibili di 2 milioni di euro.
Ricerca, innovazione e design
Sono previsti nuovi crediti d’imposta per attività di ricerca, innovazione e design, che vanno da un massimo di 1,5 milioni di euro per attività di design, transizione ecologica e innovazione digitale, fino ai 3 milioni di euro per attività di ricerca e sviluppo in campo scientifico e industriale.
Bonus formazione 4.0
Anche nel 2020 le imprese possono continuare a contare sul bonus formazione 4.0, ma con diverse novità rispetto al 2019: risultano snelliti gli adempimenti richiesti per accedere al credito d’imposta, ampliata la lista dei soggetti formatori, oltre che la misura e l’importo massimo del credito d’imposta spettante, con attribuzioni che variano dal 50% per le piccole imprese fino al 30% per le grandi, e arrivando al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione siano lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati.
Nuova Sabatini per le PMI
Le agevolazioni riservate alle PMI, tra cui un contributo per l’abbattimento degli interessi su finanziamenti (bancari o in leasing) destinati all’acquisto di attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali, dal 2020 prevede due nuovi contributi (oltre a quelli “storici” contributivi del 3,575 e del 2,75%):
– un contributo, pari al 5,5%, riservato alle micro e piccole imprese che effettuano investimenti in tecnologie Industria 4.0 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
– un contributo, pari al 3,575%, per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.