L’aumento dei prezzi delle materie prime continua ad avere un forte impatto sull’industria degli imballaggi flessibili, sebbene il tasso di incremento sia leggermente calato nel terzo trimestre. Le continue interruzioni delle catene di rifornimento delle principali materie prime sono ora addirittura aumentare a causa di nuove carenze e dall’esplosione dei costi dei materiali ausiliari e dell’energia, che sono fonte di preoccupazione tra i fornitori di materiale flessibile, mentre la domanda si mantiene forte.
Stando alle più recenti cifre rese note da Icis, il tasso di aumento del prezzo di polietilene a bassa e ad alta densità è ancora a livelli storici alti e sta registrando pochi segni di diminuzione, mentre la domanda continua a crescere per tutti i settori di utenza, che ora sono in rapida ripresa dopo i lockdown della pandemia.
Commentando questo andamento, Guido Aufdemkamp, direttore esecutivo di FPE (Flexible Packaging Europe), ha detto: “Tutte queste diverse volatilità dei prezzi e queste ridotte disponibilità richiedono alle imprese molti sforzi. […] La volatilità dei prezzi inciderà sugli andamenti della domanda, ma la tendenza è inesorabilmente al rialzo, pertanto stiamo cercando modi per mantenere la produzione e per aggirare gli inconvenienti nelle catene di rifornimento, come prima. È improbabile che ci sia una schiarita alla situazione entro la fine dell’anno.”.