Il presidente del Consorzio C.A.R.P.I. Luciano Pazzoni ha inviato ieri mercoledì 28 luglio 2021 una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e ai Ministri dello Sviluppo economico, Finanze e Transizione ecologica, per esporre le tante preoccupazioni emerse da parte delle aziende italiane di raccolta, riciclo e trasformazione del rifiuto speciale in plastica.
Tante sono le anomalie e le problematiche emerse dai vari colloqui del Presidente del C.A.R.P.I. con gli attori di questa Filiera e rilevate anche nel corso delle interviste raccolte con la rubrica “La Parola alle Aziende”, a partire dai fortissimi rincari delle materie prime sempre più irreperibili, fino alla instabilità e al clima di incertezza alimentato anche da un “sistema burocratico cieco ed estremamente complesso”.
“Le imprese – scrive il Presidente nella lettera – stanno attraversando un periodo negativo e di grande incertezza, caratterizzato da enormi rincari e difficoltà di reperibilità delle materie prime e seconde, situazione che sta portando con sé una costante ed esponenziale crescita dei prezzi; questo clima crea molta instabilità e confusione nelle aziende, a cui non è permesso stabilire una programmazione del proprio lavoro a causa delle difficoltà negli approvvigionamenti e di un mercato altalenante”.
In particolare, nella lettera si evidenziano:
- il rincaro dei prezzi per le materie plastiche ed energetiche
- il rincaro dei prezzi dei metalli
- il costo dell’energia elettrica, più elevato rispetto a molti altri Paesi Europei
- la tassazione ambientale, che nel nostro Paese è pari al 3,3% del PIL, 0,9 punti superiore al 2,4% della media europea.
- l’aumento del prezzo del petrolio e dei carburanti
- l’aumento del costo dei trasporti marittimi con container
- il costo della burocrazia
Quattro sono le domande principali riportate nella lettera:
- È stata creata una cabina di regia di monitoraggio su questa situazione di confusione e di continuo aumento dei prezzi di cui non si conosce il termine?
- È stata prevista una strategia ed un piano a tutela delle aziende e del Made in Italy?
- Sono previste delle azioni immediate che possano a bilanciare nel medio lungo periodo questi scompensi?
- Esiste un’attenzione per l’economia reale, per l’industria e le opportunità che possono derivare dallo sviluppo dell”industria per l’impiego e per l’equilibrio socio-economico dei territori?