E’ indirizzata direttamente alla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, la lettera firmata da 13 Europarlamentari italiani in cui si chiede di posporre l’applicazione della direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente (la cosiddetta direttiva “SUP” – “Single Use Plastics”); tale richiesta vorrebbe l’applicazione della stessa solo a fine pandemia.
A seguito delle tante perplessità espresse anche dal Consorzio C.A.R.P.I. (vedi l’articolo in cui venivano esposte), la richiesta di stop aggiunge motivazioni sia economiche che sanitarie: la direttiva infatti colpirebbe “prodotti molto importanti in termini di igiene e sicurezza alimentare, soprattutto negli ospedali e nelle mense scolastiche.
Se la direttiva venisse recepita secondo quanto contenuto nel testo della legge di delegazione europea, inoltre, si verrebbe a creare una grandissima distorsione della concorrenza e del mercato.
Non dimentichiamo poi i numeri legati a questa Filiera storica di cui l’Italia ha sempre rappresentato l’eccellenza:
Aziende coinvolte
Aziende coinvolte
COMPARTO DEL MONOUSO
Imprese
Addetti
“L’Italia è stata uno degli Stati membri più gravemente colpiti dalle conseguenze della pandemia, che ha determinato una situazione di difficoltà economica per l’intero settore industriale, con effetti significativi in termini di livelli occupazionali -ricordano i tredici firmatari italiani che appartengono a schieramenti politici diversi -. In questo contesto, l’industria della plastica ha contribuito alla fornitura di prodotti di fondamentale importanza dal punto di vista igienico-sanitario nella lotta al Covid-19″