Una nota recentemente diffusa dall’associazione dei produttori europei di imballaggi flessibili – FPE (Flexible Packaging Europe) ha rilevato che, nonostante i rincari energetici, nel terzo trimestre 2022 i prezzi delle materie prime utilizzate dai produttori di imballaggi flessibili hanno smesso di salire, anche se restano comunque a livelli molto elevati.
Gli incrementi di prezzo del polietilene a bassa (LDPE) e ad alta densità (HDPE) si stanno stabilizzando sui livelli dell’anno scorso, con una flessione a doppia cifra, rispettivamente del -13% e del -12% rispetto al secondo trimestre 2022.
Con una riduzione della domanda di petrolio e il prezzo al barile è previsto un possibile ulteriore miglioramento delle forniture.
Guido Aufdemkamp, direttore esecutivo di FPE, nota che “Pur gradita, la stabilità dei prezzi dei materiali nel terzo trimestre è solo una parte dell’equazione. Le prospettive rimangono incerte, poiché i trasformatori sono alle prese non solo con bollette dell’energia sempre più elevate, ma anche con un’alta inflazione. Allo stesso modo, i consumatori stanno assistendo alla spinta inflazionistica sui prodotti alimentari di uso quotidiano, che in genere sono imballati in materiali flessibili. Ovviamente, molti di questi beni sono essenziali e pertanto la domanda continuerà a essere sostenuta, molto più che per altri prodotti”.
Secondo l’analista David Buckby di Wood Mackenzie, che si è occupato della raccolta dei dati di mercato, i rialzi dei prezzi nel secondo trimestre sono stati in gran parte dovuti all’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia, esacerbata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. A tal proposito ha dichiarato: “I prezzi europei dei substrati hanno registrato un picco generalizzato nel secondo trimestre, per poi stabilizzarsi in larga parte nel terzo trimestre. Il prezzo della carta è cresciuto in media del 10% circa nel secondo e nel terzo trimestre, mentre il prezzo del BOPP è crollato di quasi il 20% nel terzo trimestre. […] Verso la fine del secondo trimestre e nel terzo, la crescita della domanda di substrati ha subito un rallentamento, principalmente a causa dell’incertezza economica. Alcuni trasformatori e i marchi principali hanno riferito una flessione dei volumi nel secondo trimestre, anche se, in alcuni segmenti, vi sono operatori che hanno invece rilevato un miglioramento delle vendite. I prezzi stabili o in calo delle materie prime hanno anche favorito, nel terzo trimestre, una situazione di ampia stabilità nei prezzi dei substrati, anche se alcuni ribassi sono stati più che compensati dai crescenti costi dell’energia”. “Le prospettive per il quarto trimestre potrebbero essere condizionate da un peggioramento delle condizioni economiche, dei prezzi dell’energia e delle forniture”.