È questo il dato riportato nello studio “Plastic Trend Synthesis” pubblicato dallo studio di consulenze Plastic Consult. Infatti, nell’anno appena passato i consumi italiani di polimeri vergini si sono attestati a 5,03 milioni di tonnellate, registrando così un calo del 6% rispetto al 2022, ed il valore più basso di almeno gli ultimi 30 anni. Al momento mancano ancora i dati sul consumo di polimeri riciclati, ma il dato del 2022 era di 1,3 milioni di tonnellate.
Sono stati diversi i fattori che hanno contribuito a questo risultato. Innanzitutto, il 2023 è stato caratterizzato da una strutturale debolezza della domanda (che persiste tuttora nel 2024), a cui si è poi aggiunta una contrattura dei consumi finali, dovuta agli alti livelli d’inflazione, ed un calo della domanda del settore edile che negli ultimi due anni aveva sostenuto i consumi. Inoltre, la continua crescita del mercato dei riciclati sta man mano erodendo i consumi di materiali vergini, soprattutto per quanto riguarda gli imballaggi, ovvero il 50% delle applicazioni finali dei polimeri vergini.
Per il 2024 ed il 2025 il settore si aspetta quindi un’ulteriore riduzione dei consumi di termoplastiche vergini, soprattutto nel 2024, mentre già nel 2025 l’andamento del mercato potrebbe risultare migliore ma molto dipenderà anche da alcuni importanti novità in ambito legislativo europeo.