Il 20 ottobre è stato pubblicato il rapporto GreenItaly presentato da Fondazione Symbola e Unioncamere. Viene dichiarato che “l’Italia è il principale destinatario delle risorse del Recovery Plan e anche per questo è chiamata a un ruolo da protagonista nella transazione verde. La sostenibilità, oltreché necessaria per affrontare la crisi climatica, riduce i profili di rischio per le imprese e per la società tutta, stimola l’innovazione e le imprenditorialità, rende più competitive le filiere produttive.”.
Nel documento è evidenziato come quasi un’azienda su tre in Italia abbia investito negli ultimi 5 anni in prodotti e tecnologie green soddisfando ad esempio i consumi elettrici con fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda i rifiuti il rapporto evidenzia il primato italiano che raggiunge un riciclo sulla totalità dei rifiuti (urbani e speciali) del 79,4% (2018). Questo è un valore significativamente più alto della media europea (49%) e di quella degli altri grandi Paesi come Germania (69%), Francia (66%) e Regno Unito (57%). Ciò genera un risparmio annuale pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni d tonnellate equivalenti di CO2 nelle emissioni (2018) grazie alla sostituzione di materia seconda nell’economia. In questo processo le aziende del riciclo consorziate C.A.R.P.I. sono sempre in prima linea ed attive già dal lontano 1970.