In data 21 novembre 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio per l’anno 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, l’aggiornamento del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) e il decreto Misure urgenti. La manovra ha un costo di 35 miliardi di euro e copre varie tematiche, dal caro energia alle pensioni e l’inflazione.
Riportiamo qui le principali misure previste dal Ddl:
– Caro energia: stanziati 21 miliardi di euro. Nello specifico, viene confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, il credito d’imposta per le imprese piccole e le attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 e salirà dal 30% al 35%, mentre l’aumento sarà dal 40% al 45% per le imprese che consumano maggiori quantità di energia. La possibilità di rateizzare fino a 36 mesi le bollette è invece già stata prevista all’interno del Decreto Aiuti quater.
– Pacchetto famiglia:
Bonus sociale bollette: Confermato e rafforzato il bonus sociale bollette. La soglia Isee viene alzata dai 12000 fino ai 15000 euro.
Misure contro l’inflazione: L’IVA viene ridotta dal 10 al 5% per i prodotti per l’igiene intima femminile e per l’infanzia. Si istituisce inoltre un fondo gestito dai comuni di 500 milioni di euro destinato ai redditi fino ai 15000 euro per aiutare chi ne ha maggiormente bisogno ad acquistare beni di prima necessità.
Casa e famiglia: L’assegno unico sarà maggiorato del 50% per il primo anno e di un ulteriore 50% per le famiglie con 3 o più figli. Confermato l’assegno per i disabili e prorogate per il 2036 le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36. Viene previsto un mese aggiuntivo di congedo parentale retribuito, utilizzabile dai genitori fino ai 6 anni d’età dei figli. Infine, viene ripristinato il contributo delle scuole paritarie.
Flat Tax: Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Inoltre, viene estesa la flat tax al 15% per autonomi e partite Iva con ricavi fino a 85mila.
Lavoro e cuneo fiscale: Le assunzioni a tempo indeterminato per chi ha già un contratto a tempo determinato vengono agevolate con una soglia di contributi fino a 6 mila euro, soprattutto per le donne under 36 e per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Vengono detassati i premi di produttività fino a 3000 euro con una aliquota al 5%. Per quanto riguarda il cuneo fiscale, viene infine introdotto un esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro.
– Pensioni: viene introdotta la cosiddetta “Quota 103”, un nuovo sistema di anticipo pensionistico che garantisce la possibilità di andare in pensione con 62 anni di età anagrafica e 41 anni di contributi. Viene inoltre prorogata la cosiddetta “opzione Donna” che garantisce alla popolazione femminile di andare in pensione a 58 anni se si hanno due figli, 59 se ne ha solo uno e a 60 in altri casi. Questa opzione è riservata a particolari categorie: caregiver, lavori gravosi, disabili. Ulteriormente, viene confermata l’Ape sociale per i lavori usuranti e prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo pensionistico.
– Altri interventi:
Reddito di cittadinanza: Dal 1° gennaio 2023 il reddito di cittadinanza è riconosciuto per un massimo di 8 mensilità alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età). È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Nel caso in cui non si partecipi al percorso di riqualificazione professionale, il beneficio del reddito decade come nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Il reddito di cittadinanza sarà abrogato il 1° gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma.
Tregua fiscale: Vengono cancellate le cartelle fino al 2015 con un importo inferiore a 1000 euro.
Tetto al contante: Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.
Entrate: Previsto un aumento della tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche fino al 31 luglio 2023. Dall’attuale aliquota del 25% si passerà al 35% nel 2023 come consentito dal Regolamento Ue.
Riattivazione società “Ponte Stretto”.
Misure in materia di accise e Iva su carburanti, sostegno agli enti territoriali e ai territori colpiti da emergenze metereologiche: Lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0.25 centesimi per litro a 0.15 centesimi mentre per il gpl da 0.085 per kg a 0.051 dal 1° dicembre.
Per le Marche stanziati 200 milioni per il 2022 (ai quali si aggiungono ulteriori 200 milioni in manovra). Per il Trasporto pubblico locale vengono stanziati: 200 milioni nel 2022, 150 nel 2023. 100 nel 2024.