Nel primo trimestre 2025 la pressione fiscale ha raggiunto il 37,3%, in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato si inserisce in un contesto economico ancora fragile: il deficit pubblico rimane elevato (-8,5% sul PIL), così come negativi sono il saldo primario e quello corrente. Le famiglie mostrano un leggero recupero: il reddito disponibile è cresciuto dell’1,8%, i consumi dell’1,2%, e il potere d’acquisto si è mantenuto stabile grazie all’adeguamento ai prezzi. Le imprese, invece, registrano una lieve flessione della quota di profitto (42,1%) ma un miglioramento del tasso di investimento (22,4%). Per il sistema produttivo, questi dati segnalano un quadro in chiaroscuro: la tenuta degli investimenti è positiva, ma il peso fiscale crescente e il rallentamento dei margini richiedono attenzione. In questo scenario, pianificazione finanziaria e razionalizzazione dei costi diventano strumenti essenziali per preservare competitività e solidità aziendale.
Pressione fiscale in aumento nel primo trimestre 2025: segnali misti per imprese e famiglie
Articoli recenti
- Ecomondo a Rimini 2025, ecco le aziende consorziate C.A.R.P.I. che parteciperanno Ottobre 26, 2025
- Approvato il nuovo regolamento UE 9047/2025 per prevenire la dispersione di granuli di plastica e ridurre l’inquinamento da microplastiche Ottobre 26, 2025
- Sempre più criticità nella filiera del riciclo delle plastiche. Le soluzioni ci sono e sono made in Italy Ottobre 23, 2025
- Reati ambientali: la stretta italiana e la svolta europea del maggio 2026 Ottobre 7, 2025
- Francia incentiva la plastica riciclata con contributi fino a 1.000 euro a tonnellata Settembre 13, 2025




