Nel primo trimestre 2025 la pressione fiscale ha raggiunto il 37,3%, in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato si inserisce in un contesto economico ancora fragile: il deficit pubblico rimane elevato (-8,5% sul PIL), così come negativi sono il saldo primario e quello corrente. Le famiglie mostrano un leggero recupero: il reddito disponibile è cresciuto dell’1,8%, i consumi dell’1,2%, e il potere d’acquisto si è mantenuto stabile grazie all’adeguamento ai prezzi. Le imprese, invece, registrano una lieve flessione della quota di profitto (42,1%) ma un miglioramento del tasso di investimento (22,4%). Per il sistema produttivo, questi dati segnalano un quadro in chiaroscuro: la tenuta degli investimenti è positiva, ma il peso fiscale crescente e il rallentamento dei margini richiedono attenzione. In questo scenario, pianificazione finanziaria e razionalizzazione dei costi diventano strumenti essenziali per preservare competitività e solidità aziendale.
Pressione fiscale in aumento nel primo trimestre 2025: segnali misti per imprese e famiglie
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