Nella 35° edizione del Forum “Lo Scenario dell’Economia e della Finanza”, cui il C.A.R.P.I. è stato invitato, molti economisti si sono sbilanciati nel dire che i rischi che le cose vadano meglio del previsto sono forse anche più rilevanti rispetto a quelli che le cose vadano peggio.
Siamo di fronte ad un momento molto particolare: le aspettative sono che le banche centrali riducano i tassi di interesse a fronte del contenimento delle aspettative di inflazione che si è già verificato; è probabile che già a giugno, e più volte nel corso del 2024, la Banca Centrale Europea tagli i tassi di interesse: le aspettative sono di 3 tagli entro la fine dell’anno e probabilmente altri 3 nel corso del 2025.
Se dovesse accadere, ci troveremmo con i tassi di interesse che restano in un “territorio” positivo; questo è bene per l’economia e bene per le imprese, bene per i consumatori e bene per le famiglie, anche perché innesta un circuito virtuoso di fiducia che potrebbe portare ad una ripresa del PIL in generale in tutta Europa.
Per maggiori approfondimenti, si rimette il link all’intervista rilasciata da Giovanni Bossi, CEO di Cherry Bank