La bozza del Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggi ha recentemente superato il parere del Comitato dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti presso l’Unione Europea (Coreper) ed è stato inviato al voto della Commissione ambiente (ENVI), la quale si è riunita lo scorso 19 marzo 2024.
La Commissione Ambiente del Parlamento europeo (ENVI) ha approvato con 63 voti favorevoli, 9 contrari e 3 astenuti il testo del Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio, ed ora la palla passa al Parlamento europeo, chiamato al voto in plenaria dal 22 al 25 aprile, ultima data utile prima delle elezioni di giugno.
Successivamente all’approvazione da parte di ENVI, l’associazione tedesca dei produttori di imballaggi in plastica IK (Industrievereinigung Kunststoff Verpackungen) ha spronato la Commissione UE a far sentire la sua voce sulla bozza di Regolamento imballaggi uscita dal trilogo e approvata la settimana scorsa dal Coreper. A tal proposito Martin Engelman, direttore dell’associazione, ha dichiarato: “Siamo inorriditi dal fatto che il Regolamento sia stato trasformato in una normativa anti-plastica. È inaccettabile che la Commissione rimanga in silenzio sulle modifiche apportate. Invitiamo Bruxelles a esprimere le sue preoccupazioni, in particolare sulle barriere commerciali. Dovrebbe anche essere chiaro che il massiccio aumento delle quote di riutilizzabile per gli imballaggi industriali, fino ad arrivare al 100%, non è tecnicamente possibile in molti casi, è ecologicamente insensato ed equivale a un divieto per molti tipi di imballaggi”.
Il testo della bozza di Regolamento è stato modificato rispetto alla originale proposta della Commissione UE, andando a colpire in maniera pesante gli imballaggi in plastica, tanto che alcune associazioni del settore parlano di una “Single Use Plastics (SUP) 2.0”.
Questa situazione però non riguarda tutte le tipologie di materiali: ad esempio, non vengono colpiti gli imballaggi in plastica biodegradabile, prevedendo l’obbligo a livello europeo di utilizzare alcune applicazioni compostabili e altre possono essere previste in autonomia dagli Stati membri; ciò sicuramente creerà enormi difficoltà e distorsioni a livello di gestione di quei prodotti una volta che diventeranno rifiuti, di mercato e di concorrenza.