Lo scorso 25 giugno 2018 si è tenuta la riunione del Consiglio dei Ministri UE dell’Ambiente, fissando importanti punti sulle questioni all’ordine del giorno, tra cui:
– “EU Action Plan for the Circular Economy”. Il Consiglio ha riconfermato il potenziale dell’economia circolare per conseguire la crescita sostenibile e ridurre la dipendenza dell’UE dalle materie prime primarie non rinnovabili, in particolare attraverso un maggiore riciclo dei prodotti in plastica. Ha messo in luce la necessità di riconsiderare le abitudini di consumo e di evitare usi non necessari della plastica. Ha sottolineato che è responsabilità di tutte le parti interessate intraprendere le azioni necessarie al cambiamento, in particolare per quanto concerne la progettazione, l’uso e il consumo dei prodotti. Ha enfatizzato l’importanza di una corretta gestione delle sostanze problematiche nei prodotti e nei rifiuti per creare cicli di materiali non tossici.
– “Drinking Water Directive”. I ministri dell’ambiente hanno partecipato a un dibattito orientativo sulla direttiva sull’acqua potabile, la quale ha l’obiettivo di migliorare gli standard qualitativi dell’acqua, introdurre un approccio basato sul rischio per il controllo dell’acqua e armonizzare le informazioni disponibili sulla qualità dell’acqua e sui servizi per i consumatori.
– Norme sulle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni. I ministri hanno discusso degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 proposti per le autovetture e i furgoni, che sarebbero del 15% a partire dal 2025 e del 30% a partire dal 2030. I ministri hanno inoltre esaminato la proposta di un meccanismo di incentivi per i veicoli a emissioni zero e a basse emissioni.
Il Consiglio dei Ministri dell’ambiente Ue è inoltre tornato sul tema plastica, accogliendo con favore le precedenti comunicazioni della Commissione del 16 gennaio 2018: “Una strategia europea per la plastica nell’economia circolare“, “Attuazione del pacchetto sull’economia circolare: possibili soluzioni all’interazione tra la normativa in materia di sostanze chimiche, prodotti e rifiuti” e “Un quadro di monitoraggio per l’economia circolare“. Il Consiglio ha promesso un rapido esame della proposta di direttiva sulla plastica monouso presentata dalla Commissione il 28 maggio 2018, continuando il sentiero indicato dalla Plastic Strategy.
La strategia per la plastica è intesa a proteggere l’ambiente dall’inquinamento da plastica e a promuovere al contempo la crescita e l’innovazione, trasformando così una sfida in un programma positivo per il futuro dell’Europa. Con questo programma l’Unione Europea promette di:
– rendere il riciclaggio redditizio per le imprese, con norme sulla riciclabilità degli imballaggi, miglioramento del sistema di riciclo, un miglior sistema per la raccolta differenziata e smistamento;
– ridurre i rifiuti di plastica, per mezzo della riduzione di prodotti in plastica monouso e attrezzi da pesca, della limitazione dell’uso delle microplastiche, della creazione di un sistema di etichettatura delle plastiche biodegradabili e compostabili;
– fermare la dispersione dei rifiuti in mare, grazie a nuove misure intese a garantire che i rifiuti generati a bordo di imbarcazioni o raccolti in mare non siano abbandonati, ma riportati a terra e lì adeguatamente gestiti;
– orientare gli investimenti e l’innovazione: la Commissione fornirà orientamenti alle autorità nazionali e alle imprese europee su come ridurre al minimo i rifiuti di plastica alla fonte; il sostegno all’innovazione sarà aumentato, con 100 milioni di EUR di finanziamenti ulteriori per lo sviluppo di materiali plastici più intelligenti e più riciclabili, per processi di riciclaggio più efficienti;
– stimolare il cambiamento in tutto il mondo, proponendo soluzioni globali e sviluppando standard internazionali.