Una trentina di aziende, associazioni e multinazionali che operano in vari ambiti dell’industria della plastica hanno promosso la nascita dell’alleanza globale “Alliance to End Plastic Waste” (AEPW), presentata ufficialmente a Londra in diretta streaming il 16 gennaio. Si tratta di un’organizzazione non-profit che ha la finalità di “proporre soluzioni innovative per contrastare la dispersione dei rifiuti di plastica nell’ambiente, in particolare negli oceani”: l’alleanza intende sviluppare e diffondere soluzioni di scala con lo scopo di andare a ridurre e gestire in maniera più efficiente ed efficace il rifiuto plastico, migliorando i sistemi di raccolta, promuovendo l’impiego di materiale riciclato e proponendo soluzioni in totale accordo con i princìpi dell’economia circolare e volte ad agevolarne lo sviluppo.
Le aziende partecipanti hanno deciso di stanziare oltre 1 miliardo di dollari di investimenti, con l’intenzione e l’obiettivo di arrivare a 1,5 miliardi nei prossimi cinque anni.
Come esposto durante la diretta streaming, quasi l’80% dei rifiuti plastici dispersi in mare deriva da rifiuti prodotti sulla terraferma (e, che nella gran maggioranza dei casi, raggiunge il mare per mezzo dei fiumi); inoltre, è stato esposto un recente studio il quale ha evidenziato che oltre il 90% della plastica dispersa in mare proviene dai 10 principali corsi d’acqua del mondo (di cui, 8 in Asia e 2 in Africa), e che ben il 60% dei rifiuti in plastica presenti nell’oceano proviene da 5 paesi del Sud-est asiatico.
Nei prossimi mesi l’Alliance intende promuovere ulteriori investimenti e favorire progresso e sviluppo in quattro principali aree:
– Lo sviluppo delle infrastrutture per raccogliere e gestire i rifiuti e per aumentare il riciclaggio dei rifiuti.
– Il supporto alle innovazioni per proporre e realizzare nuove tecnologie in grado di facilitare il riciclaggio e il recupero della plastica, generando valore dalla plastica già utilizzata.
– La formazione e il coinvolgimento di governi, aziende e comunità per mobilitare l’azione.
– La pulizia delle aree con la maggior concentrazione di rifiuti plastici già presenti nell’ambiente, con un’attenzione particolare per i principali canali dei rifiuti, come i fiumi che li trasportano verso il mare.
Come ha affermato Bob Patel, CEO di LyondellBasell e vicepresidente di AEPW, “la storia ci ha dimostrato di come l’azione collettiva e le collaborazioni tra le aziende, governi e NGOs possano apportare soluzioni innovative per vincere una sfida globale come questa”. Ha commentato inoltre Antoine Frérot, CEO di Veolia e vice presidente di AEPW: “il successo richiederà collaborazione e sforzi coordinati in molti settori, alcuni che daranno risultati a breve termine e altri che richiedono importanti investimenti con scadenze più lunghe. Affrontare il problema dei rifiuti in plastica nell’ambiente e sviluppare un’economia circolare della plastica richiede la partecipazione di tutti e l’impegno a lungo termine di imprese, governi e comunità. Nessuno può arrivare ad una soluzione da solo”.