La deputata Elena Lucchini, capogruppo Lega in Commissione Ambiente della Camera, a proposito dell’approvazione alla Camera della mozione di maggioranza per il contrasto ai cambiamenti climatici, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del ruolo delle aziende e dell’industria, e soprattutto che non si può assolutamente demonizzare un materiale o un intero settore solo per trovare un capro espiatorio per la “soluzione” alle problematiche correnti.
“Oggi, diverse aziende perseguono vie innovative, nuove tecnologie in grado di contenere, limitare e ridurre a zero l’impatto ambientale, dimostrando di aver compreso, prima di altri, che è necessario cambiare quanto prima possibile, denotando senso di responsabilità, ma, soprattutto, che si può fare, si può fare industria, tutelando l’ambiente allo stesso tempo.”
“Si può e si deve fare economia circolare, per esempio, nel vero senso del termine, non solo fermarsi alle parole, solo perché se pronunciate hanno un buon impatto nella società in cui viviamo , poi, non comprenderne appieno neanche il significato. Non si può, quindi, demonizzare un materiale o un intero settore perché trovare un capro espiatorio è più facile e perché questo tipo di approccio fa prendere più voti e crea consenso.”
“La buona politica dice la verità, di fronte ai problemi individua la soluzione, non aggira l’ostacolo perché è più conveniente. L’economia circolare sta alla base del riciclo dei materiali, dove ogni rifiuto può essere visto non più solo come un rifiuto in sé, ma come risorsa e fonte di ricchezza da rigenerare all’infinito, riducendo gli sprechi e il conferimento in discarica, così come prevede la direttiva comunitaria e, al tempo stesso, creare un nuovo indotto e nuovi posti di lavoro con il mercato del riciclo.”