Lo scorso 16 maggio 2025 si è tenuta l’Assemblea annuale di C.A.R.P.I. – Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia, un’attività fondamentale in cui, stando tutti insieme, si possono condividere prospettive, idee, preoccupazioni, ma sempre con un occhio proiettato al futuro e a nuovi progetti. In occasione dell’assemblea è stato rinnovato il CdA del consorzio, che ha visto l’elezione all’unanimità e col massimo supporto di:
PRESIDENTE Luciano Pazzoni
VICEPRESIDENTE Thomas Zanutto (Proxital S.r.l.)
CONSIGLIERE Emanuela Zago (Centro Recupero Trevigiano S.r.l.)
CONSIGLIERE Simona Malaspina (ReLife Plastic Packaging S.r.l.)
CONSIGLIERE Daniel Lanfranchi (Poliplast S.p.A.)
CONSIGLIERE Vincenzo Moramarco (Ecodesign S.r.l.)
CONSIGLIERE Renzo Mereu (Leo Viridis S.r.l.)
Uno dei momenti più importanti è stato poi la premiazione dei Fondatori del Consorzio, i quali hanno ricevuto una targa di riconoscimento: Luciano Pazzoni, Simonetta Tiberto, Simona Malaspina, Daniel Lanfranchi, Andrea Messori, Pierangelo Picinali, Simone Cerutti.
L’impegno del Consorzio C.A.R.P.I. è forte e costante: si vuole essere forieri di un vento di ispirazione per politiche italiane ed europee che vadano nell’ottica dell’economia circolare. Si vuole essere una voce forte, chiara e autorevole nel racconto di quello che è un mondo ancora inesplorato da moltissime persone: quello dei segreti dei rifiuti plastici. Va ricordato infatti come l’attività consortile abbia gestito, nel solo 2024, quasi 500.000 tonnellate di rifiuti plastici, con una crescita netta rispetto al 2023 di più di sei punti percentuali, dati cui nessuno può rimanere indifferente.
L’Assemblea ha poi avuto il grande onore di contare sulla partecipazione di Giovanni Bellomi, Direttore Generale del Consorzio COREPLA, partecipazione che ha portato ad un essenziale approfondimento su temi di stringente attualità, preoccupazioni ed idee con una delle autorità del segmento: un incontro che, bilateralmente, traccia l’inizio di una nuova era di collaborazione, ascolto e proposizione tra le due realtà, sempre più sinergiche e interdipendenti l’una dall’altra. Il Direttore Bellomi ha manifestato grande stima per le persone che, rappresentando ciascuna uno step della filiera, fan parte del Consorzio C.A.R.P.I., garantendo pieno sostegno agli ambiziosi progetti.
Da parte di C.A.R.P.I., il Presidente Luciano Pazzoni ed il Direttore Generale Alfeo Mozzato hanno ribadito un messaggio chiaro: “Abbiamo brindato ai successi passati, presenti, ma soprattutto a quelli futuri, auspicando che altre aziende seguano il passo di quelle già consorziate ed entrino a far parte di una costellazione che, già oggi, brilla in un contesto complesso e che, in virtù della sua rappresentatività, può far sentire la sua voce e portare i suoi valori ben oltre i confini nazionali. È risaputo che la filiera dei rifiuti speciali plastici sia osteggiata da un fronte comune: proprio per questo dobbiamo valorizzarla, raccontarla e farla arrivare per quello che è: una risorsa che muta, si trasforma e torna tale se gestita dalle mani giuste”.
Anche le aziende consorziate hanno voluto dire la loro in questo contesto: “Basta proclami e demonizzazioni gratuite. Noi crediamo profondamente nel valore di questa filiera, quella del riciclaggio meccanico e della trasformazione dei rifiuti plastici. Siamo noi, singoli imprenditori, che attraverso un lavoro di sinergia e collaborazione rendiamo possibile l’economia circolare, evitando che questi rifiuti finiscano dove non devono essere. Noi siamo gli imprenditori, un po’ sognatori e un po’ visionari, di un Made in Italy che trasforma un rifiuto plastico in una nuova risorsa o addirittura in un nuovo prodotto. Stiamo dalla parte dell’ambiente, creiamo valore e posti di lavoro sicuri, siamo a fianco dell’Europa verso gli obiettivi da lei tracciati in termini di recupero e riciclaggio. Senza di noi, dove andrebbe a finire tutto questo? Noi ci mettiamo la faccia e lo facciamo perché crediamo in un futuro sostenibile, quello che ci permette di guardare negli occhi i nostri figli, ogni giorno.
Lo facciamo per loro, ma è un futuro che passa dalle nostre mani”.