Al 27 agosto 2025, i prezzi dell’elettricità in Europa mostrano un quadro molto eterogeneo, riflettendo le tensioni e le dinamiche locali del mercato energetico. Il prezzo più elevato si registra in Italia con 118 €/MWh, mentre in Norvegia si osservano forti variazioni regionali, con picchi a 98 €/MWh e minimi eccezionali fino a 3,45 €/MWh. I paesi baltici – Estonia, Lettonia e Lituania – si attestano sui 109 €/MWh, segnando un leggero calo settimanale. In Svezia, le quattro macroaree mostrano differenze rilevanti, con prezzi tra 87 e 107 €/MWh, tutte in aumento. Intanto, anche i costi delle materie prime mostrano movimenti significativi: lo stirene scende in Europa a 1000 $/tonnellata, il propilene resta stabile a 710 €/tonnellata, mentre l’etilene continua a calare, ora a 750 €/tonnellata. Questi trend influenzano indirettamente i costi di produzione industriale e quindi la domanda di energia. In generale, l’Europa vive un periodo di moderata crescita dei prezzi elettrici, complicata da input energetici instabili e un mercato chimico in fase di assestamento.
Prezzi luce in Europa disomogenei, Italia al top e materie prime instabili
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