Reati ambientali: la stretta italiana e la svolta europea del maggio 2026

Il DDL Terra dei Fuochi introduce pene più severe per i reati ambientali in Italia, mentre entro il 2026 sarà recepita la Direttiva UE 2024/1203, che amplia i reati, rafforza le sanzioni e impone una revisione del diritto penale ambientale. Un cambiamento profondo che solleva anche interrogativi sull’efficacia di un sistema sempre più complesso.

LOGO CARPI E GRANULO COLORATO
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Industria della filiera del riciclo meccanico dei rifiuti plastici: campionessa nei risultati, ma da sola nel quotidiano

L’industria del riciclo meccanico dei rifiuti plastici: eccellenza italiana lasciata sola
L’Italia si conferma leader in Europa per risultati nel riciclo meccanico della plastica, ma dietro ai numeri da primato si nasconde una realtà fragile. Le imprese del settore operano in un contesto segnato da burocrazia soffocante, energia costosa, normative caotiche e assenza di una strategia industriale chiara.

Il 2025 vede ancora una volta aziende resilienti lottare quotidianamente contro instabilità energetica, forniture incostanti e regole in continuo mutamento. Il quadro normativo italiano rallenta lo sviluppo e soffoca l’innovazione, mentre l’export è frenato da vincoli sempre più stringenti.

La verità? L’economia circolare non può reggersi solo sul coraggio delle imprese. Servono tutele concrete, una visione lungimirante e un sistema energetico accessibile e sostenibile. È tempo che la politica affianchi chi lavora ogni giorno per trasformare i rifiuti in valore, prima che il sistema raggiunga il punto di rottura.

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