Brutte notizie per i titolari di piccole imprese secondo l’ultima analisi dell’Area Studi di CNA l’energia è ormai diventata un fattore di sofferenza economica più che un semplice costo I numeri parlano chiaro il divario tra aziende energivore e piccole imprese è abissale con queste ultime che in proporzione pagano fino a tre volte di più per l’energia.
L’Italia detiene il triste primato dei costi energetici più alti dell’UE con una differenza del 30% rispetto a Francia e Germania e addirittura del 53% rispetto alla Spagna.
Nel 2024 secondo le stime CNA le piccole imprese hanno pagato circa 435 euro per MWh quasi 100 euro in più della media europea mentre le aziende energivore si sono fermate a 155 euro per MWh, un dato comunque vicino alla media UE di 149 euro.
Il problema non si esaurisce con il prezzo al MWh a pesare ancora di più è l’incidenza in bolletta per le piccole imprese solo il 60% di quanto pagano rappresenta effettivamente il costo netto dell’energia per le energivore questa quota sale al 77% un gap di 17 punti percentuali che aggrava ulteriormente la situazione dei piccoli.
Con le tensioni internazionali in crescita su più fronti i costi dell’energia sono destinati a salire ancora rendendo questa disparità sempre più insostenibile per il tessuto produttivo delle piccole imprese italiane
Stangata sui costi energetici per le piccole imprese: CNA lancia l’allarme


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