Nel disegno di legge sulla concorrenza 2023 in discussione alla Camera il 28/11/2024 c’è una disposizione che apre alla costituzione di Consorzi che possono gestire contemporaneamente imballaggi di diverse tipologie di materiali.
In particolare il provvedimento modifica l’articolo 221-bis del Codice ambientale (Dlgs 152/2006) che disciplina le modalità di autorizzazione da parte del Ministero dell’ambiente di sistemi autonomi per il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio. Si tratta di sistemi alternativi a Consorzi istituiti per legge. Con la modifica normativa si prevede la possibilità di autorizzare sistemi autonomi che gestiscano più filiere di imballaggi, cioè si occupino di imballaggi di diversi materiali. La possibilità è prevista solo per i sistemi alternativi a quelli istituiti per legge nell’ambito del Consorzio nazionale imballaggi in cui ogni Consorzio gestisce un solo materiale di imballaggio (carta, plastica, acciaio, alluminio, legno, vetro, imballaggi biodegradabili e compostabili).
Si ricorda che l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato in un parere del 15 luglio 2022 aveva affermato che, a differenza di quanto previsto dal Dlgs 152/2006 (articoli 223 e 224) per i Consorzi di gestione imballaggi istituiti per legge, “non vi è nessuna analoga previsione che faccia riferimento alla necessità che ogni sistema autonomo si occupi esclusivamente di un materiale di imballaggio”.