Nonostante uno scenario difficile per l’industria tedesca, la produzione di materie plastiche mette a segno una leggera ripresa nel secondo trimestre, con un incremento del +2,2% rispetto ai primi tre mesi (anch’essi in positivo) e superando per la prima volta, dall’inizio del 2022, i livelli dell’anno precedente.
Secondo le stime diffuse da Plastics Europe Deutschland, associazione tedesca dei produttori di materie plastiche, il livello della produzione è ancora inferiore del 21% rispetto a tre anni fa e la situazione degli ordini resta critica, in lieve diminuzione anche nel secondo trimestre.
Va inoltre ricordato che l’anno scorso la produzione di plastiche in Germania era calata del 15% rispetto al 2022, registrando vendite inferiori di quasi il 22%, con esportazioni e importazioni scese rispettivamente dell’11% e del 14% in volume.
Sulle aziende gravano elevati costi dell’energia e delle materie prime, eccessiva burocrazia e lunghi tempi autorizzativi. L’industria tedesca della plastica è riuscita a fermare temporaneamente il trend negativo, ma se il governo non riuscirà a rendere il paese un polo industriale competitivo, gli investimenti per la trasformazione circolare continueranno a subire ritardi.
Per i prossimi mesi, Plastics Europe Deutschland prevede solo una moderata ripresa. Gli impulsi arrivano principalmente dai mercati extraeuropei, poiché è dove la produzione industriale sta crescendo di più. Questo sviluppo disomogeneo dimostra quanto sia importante che la Germania rimanga competitiva e impone una risposta chiara da parte del governo. Per portare avanti la transizione verso l’economia circolare e mantenere il passo a livello internazionale, la Germania deve diventare sia più circolare che di nuovo competitiva.
Meno rosea la situazione per l’industria tedesca della gomma, che ha chiuso il primo semestre con una contrazione della produzione del -4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati forniti nei giorni scorsi dall’associazione