C.A.R.P.I – Consorzio Autonomo Riciclo Plastica
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Normative

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Tag: Normative

Punto sui sacchetti per l’ortofrutta ad un anno dalla legge

E’ stata presentata in occasione della fiera bolognese Marca, manifestazione italiana dedicata alla marca commerciale, una ricerca svolta dall’Istituto Nielsen con la finalità di valutare gli effetti sul consumo di prodotti ortofrutticoli portati dall’introduzione, un anno fa, dei sacchetti biodegradabili e compostabili a pagamento per il confezionamento di frutta e verdura sfusa.
Secondo l’indagine, nel 2018 non si è verificato il crollo dei consumi dei prodotti sfusi, ipotizzato in un primo momento dopo l’applicazione della legge: quello che i dati evidenziano è un modesto calo delle vendite di frutta e verdura sfusa, pari a 5,5%, a favore di quella confezionata (+13% per la frutta e +5% per la verdura). La preferenza verso frutta e verdura confezionate è indicata dal fatto che questa scelta viene ritenuta più comoda e pratica rispetto al prodotto sfuso.
Stando ai dati raccolti dagli intervistati, emerge che gli italiani sono a conoscenza della normativa (97% degli intervistati) e del fatto che essa preveda il pagamento dei sacchetti per frutta e verdura (il 99% degli intervistati). Lo studio evidenzia inoltre che il 65% del campione intervistato preferirebbe che i sacchetti fossero di una plastica biodegradabile più robusta di quella attuale, e che ne venisse diversificato il formato a seconda del tipo di prodotto e della quantità da acquistare (64%).

  • 29 gennaio, 2019
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Fine della contesa Conai – PolieCo sull’interpretazione della nozione di imballaggio

Dopo ben 15 anni ha fine il contenzioso instaurato dal Conai nei confronti del PolieCo per non pregiudicare il corretto adempimento degli obblighi posti dalla legge in capo ai produttori e utilizzatori di imballaggi.
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 19312/2018, con riferimento alle precedenti sentenze del Tribunale di Roma ( sentenza n° 16818/2007) e della Corte di appello di Roma (sentenza n. 3048/2014), ha ora riconosciuto l’esattezza dell’interpretazione della disciplina di riferimento seguita dal Conai per delineare la propria sfera di competenza: la decisione della Suprema Corte, che ha rigettato il ricorso proposto dal PolieCo, va a confermare l’interpretazione della nozione di imballaggio da sempre sostenuta dal Conai in questi anni e riconosce una volta per tutte la natura di imballaggio di numerosi beni che il PolieCo ha sostenuto di poter attrarre alla propria sfera di gestione.
Questi sono gli aspetti definitivi della causa cui il Consorzio PolieCo dovrà attenersi:
– il criterio di qualificazione di un prodotto come imballaggio va individuato nella sua funzione di contenimento, protezione, manipolazione, consegna delle merci, siano esse materie prime o prodotti finiti;
– le funzioni di imballaggio indicate nelle definizioni normative non vanno intese come cumulative;
– la nozione di imballaggio non si riferisce soltanto al prodotto adibito a consentire la consegna di merci dal produttore al consumatore, ma anche a quello adibito a consentire la consegna dal produttore all’utilizzatore;
– possono essere qualificati imballaggi anche i beni destinati ad essere utilizzati all’interno del ciclo produttivo;
– la valutazione dell’idoneità del bene a svolgere una o più delle suddette funzioni va compiuta ex ante e in astratto, non ex post e in concreto;
– anche i contenitori utilizzati nell’industria ed agricoltura per materiali solidi o liquidi, o anche prodotti agroalimentari, in funzione di bene strumentale per la produzione e/o attività tipica dell’impresa sono da considerarsi imballaggi;
– sono da considerarsi imballaggi, a titolo esemplificativo e non esaustivo gli shopper, i sacchi a valvola, i sacchi a bocca aperta, il film tubolare e piano per l’imballaggio automatico (per esempio di resine, concimi, fertilizzanti, prodotti chimici in genere, sali, pasta, mangimi), i cappucci copri pallet, il film in fogli e il film estensibile per imballaggio pallet, i bins, le casse e i contenitori di contenimento o per logistica, le cisterne, i teli per insilaggio e per rotoballe, ecc.

  • 31 luglio, 2018
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Dal 1° gennaio 2019 novità sull’applicazione del Contributo Ambientale Conai (CAC)

In una circolare del 25 giugno 2018 il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) ha segnalato le novità che dal 1° gennaio 2019 interessano i produttori di imballaggi vuoti per quanto riguarda l’applicazione del contributo ambientale.

Come riportato nella circolare i commercianti di imballaggi vuoti, indipendentemente da contestuali altre attività non rilevanti ai fini del CAC o comunque non riferite ad imballaggi, sono tenuti agli stessi adempimenti finora previsti per i produttori di imballaggi e per gli importatori di imballaggi vuoti destinati alla rivendita e, in particolare:

– A rilasciare una specifica attestazione di esenzione dal CAC al fornitore cedente (che sia produttore o a sua volta commerciante di imballaggi vuoti), diretta per conoscenza anche al Conai con la quale dichiarano, tra l’altro, di essere consorziati al Conai e di impegnarsi ad assolvere direttamente gli obblighi di applicazione, dichiarazione e versamento del CAC.

– Ad applicare il CAC con le modalità della “prima cessione” nella fatture di vendita ai clienti-utilizzatori (diversi dai commercianti di imballaggi vuoti), esplicitando il CAC in aggiunta al prezzo di vendita degli imballaggi.

– A dichiarare e versare il CAC al Conai sulle prime cessioni effettuate.

 

Inoltre, per agevolare i commercianti di imballaggi vuoti che gestiscono flussi di imballaggi non rilevanti in termini di peso (i cosiddetti “piccoli commercianti”), Conai ha introdotto anche una procedura agevolata, anch’essa in vigore dal 1° gennaio 2019: i “piccoli commercianti” di imballaggi vuoti potranno continuare a pagare il CAC ai fornitori al momento in cui acquistano gli imballaggi anziché addebitarlo in fattura ai clienti nazionali, dichiararlo e versarlo al Conai.

 

  • 4 luglio, 2018
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European Strategy for Plastics in a Circular Economy: finalmente plastica e riciclo vengono posti al centro dei nuovi piani per il futuro

E’ stata presentata il 16 gennaio scorso la nuova “Strategia europea sulla plastica in un’economia circolare”, quadro normativo di riferimento per le decisioni UE dei prossimi anni in tema di materie plastiche ed ambiente che riportiamo sinteticamente.

Uno dei punti di partenza della “European Strategy for Plastics in a Circular Economy” è una considerazione sulla plastica: “…. un elemento importante e onnipresente nella nostra economia e nella nostra vita di tutti i giorni, viene utilizzata in diverse maniere e possiede diverse funzioni. Troppo spesso, il modo in cui la plastica oggi viene prodotta, utilizzata e scartata finisce per non ricevere i benefici economici di un approccio più “circolare” e finisce per danneggiare l’ambiente. Ripensare e migliorare il funzionamento del sistema per dare valore a questo materiale richiede sforzi e migliore cooperazione da tutti i principali attori della filiera, dai produttori di plastiche ai riciclatori, rivenditori e consumatori. E’ inoltre necessario un certo grado di innovazione e visione condivisa per condurre gli investimenti nella direzione giusta, con una mobilizzazione da una parte delle autorità nazionali e regionali, città e cittadini e dall’altra del settore privato.”

Nel dicembre 2015, la Commissione ha adottato l’ “EU Action Plan for a circular economy”, dove ha identificato la plastica come una fondamentale priorità e ha affermato che si sarebbe impegnata a “preparare una strategia volta a accettare le sfide imposte alla plastica per mezzo della valorizzazione della filiera, e prendendo in considerazione il suo intero ciclo di vita”.

Nel 2017, la Commissione ha confermato la sua concentrazione sulla produzione e uso di plastica e ha lavorato al raggiungimento dell’obiettivo di rendere riciclabili tutti gli imballaggi in plastica entro il 2030.

In Europa, il valore potenziale della plastica riciclata rimane largamente inespresso: il riciclo e il riutilizzo della plastica a fine vita è a livelli molto bassi, in particolar modo se confrontati con quelli di altri materiali come carta, vetro o metalli. Prendendo in considerazione il riciclo meccanico, ad esempio, esso non è mai stato veramente supportato ed è sempre stato troppo poco valorizzato: ogni anno in Europa si producono circa 25,8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui meno del 30% viene raccolto per il riciclo. Di questa quantità, una buona percentuale lascia il continente per essere trattata in altri paesi, dove possono essere applicati altri tipi di standard ambientali, regolamentazioni o restrizioni. La domanda di plastica riciclata oggi copre solo circa il 6% della totale domanda di plastica in Europa.

Nella Plastics Strategy vengono forniti dei principi guida per un’intelligente, sostenibile e innovativa industria della plastica, dove il design e la produzione rispettano completamente i bisogni del riciclo e del riuso, portando crescita e lavoro all’Europa e aiutando a ridurre le emissioni di gas serra e la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.

E’ riconosciuto che l’incremento del riciclo della plastica può portare importanti benefici ambientali ed economici: più alti livelli di riciclo della plastica, comparabili a quelli di altri materiali, possono solo essere raggiunti da un migliora-mento del modo in cui la plastica e i prodotti in plastica vengono pensati e realizzati. Secondo la Commissione, per attuare efficacemente questa strategia, sarà inoltre necessaria una maggiore cooperazione tra tutti gli attori della filiera: dall’industria, i produttori di plastica e trasformatori alle aziende di gestione dei rifiuti, pubbliche e private. Nello specifico, gli attori-chiave di questo processo devono lavorare insieme per:

• Migliorare il design e supportare l’innovazione per rendere la plastica e i prodotti in plastica più facili da riciclare;
• Espandere e migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti plastici, in modo da garantire una certa qualità di input per l’industria di riciclo;
• Espandere e modernizzare le tecniche di riciclo e selezione a livello europeo;
• Creare mercati praticabili per le plastiche riciclate e riciclabili.

Poco dopo la presentazione della Plastics Strategy, PlasticsEurope, l’industria europea delle materie plastiche, si è dichiarata favorevole al tragitto da percorrere, e ha annunciato un impegno a volontario a supporto della strategia: con il documento “Plastics 2030 – Voluntary Committment”, l’industria intende supportare le istituzioni europei impegnandosi ad incrementare il riuso e il riciclo delle materie plastiche, con l’obiettivo di raggiungere il 60% per gli imballaggi in plastica entro il 2030, per poi puntare al 100% nel 2040.

Qualche giorno fa, anche sei associazioni della filiera delle materie plastiche hanno risposto positivamente alla strategia europea annunciando un impegno, il “Circularity Platforms”, con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo di riciclo di almeno il 50% dei rifiuti plastici in Europa entro il 2040, e di almeno il 70% per quanto riguarda gli imballaggi in plastica.

Speriamo che la strategia europea venga implementata in maniera efficace, e che soprattutto venga recepita in Italia in maniera corretta e trasparente, evitando che rimanga solo un proclamo, visto che è dal 2007 che il Consorzio CARPI ribadisce questi concetti e spera nella giusta valorizzazione che il settore riciclo merita.

  • 24 gennaio, 2018
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C.A.R.P.I. ad Ecomondo 2017

Quest’anno alla “21a Fiera Internazionale di ECOMONDO” parteciperanno sei aziende Consorziate al C.A.R.P.I.   

 

    – MININI IMBALLAGGI SRL di Verolanuova (BS)  

         Area espositiva: Padiglione B1 – Stand  154

La Minini è specializzata in :Contenitori di grandi dimensioni per la raccolta, Contenitori di raccolta per rifiuti speciali, Contenitori speciali per la raccolta differenziata, Imballaggi, sacconi vari.

 

        – GETECH SRL  di Jesi (AN)   

         Area Espositiva: Padiglione C1 – Stand 181

La Getech srl di Gennaretti Galdino è specializzata in:  Centrifughe, impianti a biogas, Impianti mobili di trattamento, ispessimento e disidratazione, Lavori di dragaggio di sedimenti portuali e marini.

 

        – ECOPLEN SRL di Matera (MT)

         Area espositiva: Padiglione D3 – Stand 105

La Ecoplen srl produce taniche in PE rigenerato imballaggio ideale per tutti i prodotti detergenti che rispettano mi criteri ambientali.

 

        – SOGLIANO AMBIENTE SPA di Sogliano al Rubicone (FC)

         Area espositiva: Padiglione B5 D5 – Stand 010

La Sogliano è specializzata in trattamenti biologici dei rifiuti, Barriere di contenimento e idrauliche, Compost, Discarica: attrezzature e impianti, Impianti di produzione di biogas da discariche e impianti di depurazione, recupero carta e cartone, recupero di rifiuti organici e biodegradabili, recupero legno, recupero metalli ferrosi, recupero metalli non ferrosi, recupero plastica.

 

        – RECUPERI PUGLIESI SRL di Modugno (BA)

         Area Espositiva: Padiglione B1 –  Stand 163

La Recuperi Pugliesi e specializzata nel recupero carta e cartone, recupero metalli ferrosi, recupero metalli non ferrosi, recupero plastica, recupero veicoli fuori uso.

 

        – MASOTINA SPA di Corsico (MI)

         Area Espositiva: Padiglione B3 – Stand 147

Masotina SPA è un’azienda storica nel comparto italiano dei servizi ambientali, dove opera nel recupero rifiuti non pericolosi per l’industria privata e le pubbliche amministrazioni.

 

 

Saranno inoltre presenti per il Consorzio C.A.R.P.I  le seguenti persone:

Luciano Pazzoni (Presidente del C.A.R.P.I.), Giovedì  9 Novembre.

Sebastiano Minini (ditta Minini e Vice Presidente del C.A.R.P.I.), tutti i giorni al Padiglione B1 – Stand  154.

Vincenzo Moramarco (ditta Ecodesign ed Ecoplen,  Consigliere del Consorzio C.A.R.P.I.), tutti i giorni  Padiglione D3 – Stand 105.

Mozzato Alfeo e Trevisanato Maicol, dal pomeriggio di Martedì 7 Novembre al pomeriggio di  Giovedì 9 Novembre.

  • 6 novembre, 2017
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Pubblicato sul S.O. n .22 alla G.U. n.103 del 05 Maggio il D.lgs. 19 aprile 2017 n. 56 dal titolo “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50” (Green Public Procurement)

Il Decreto, che entrerà in vigore il 20 Maggio 2017, interviene sui seguenti articoli del Codice Appalti: Art. 34. (Criteri di sostenibilità energetica e ambientale) modificato dall’Art. 23 del Decreto correttivo; Art. 50. (Clausole sociali del bando di gara e degli avvisi) modificato dall’Art. 33 del Decreto correttivo; Art. 82. (Rapporti di prova, certificazione e altri mezzi di prova) modificato dall’Art. 51 del Decreto correttivo; Art. 86. (Mezzi di prova) modificato dall’Art. 55 del Decreto correttivo; Art. 93. (Garanzie per la partecipazione alla procedura) modificato dall’Art. 59 del Decreto correttivo; Art. 95. (Criteri di aggiudicazione dell’appalto) modificato dall’Art. 60 del Decreto correttivo; Art. 213 (Autorità Nazionale Anticorruzione) modificato dall’Art. 125 del Decreto correttivo.

  • 6 agosto, 2017
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