C.A.R.P.I – Consorzio Autonomo Riciclo Plastica
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Tag: Consorzio

C.A.R.P.I. a supporto della plastica al Convegno “Plastic Free?”

Lunedì scorso, 4 novembre 2019, insieme ad altri importanti attori del settore ambiente, C.A.R.P.I. ha partecipato come protagonista al convegno “Plastic Free? – Un punto di riflessione sul mondo della plastica e dell’industria, tra economia circolare, realtà e influenze dei media” a Voghera (PV).

C.A.R.P.I. è intervenuto con un intervento educativo ma allo stesso tempo tecnico: è stato spiegato ribadito che non è la plastica ad inquinare, ma la maleducazione di chi disperde i rifiuti nell’ambiente, sono stati posti dei punti di riflessione sul valore che la plastica ha e le sue caratteristiche peculiari, mostrando cos’è il riciclo meccanico dei rifiuti in plastica e che vantaggi porta; è stato più volte sottolineato il ruolo vitale che svolgono le aziende di questo settore, i concreti benefici che portano e il ruolo vitale che ricoprono all’interno dell’economia del paese, oltre che la maniera importante con cui contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi UE sul riciclo.

L’attenzione del pubblico è stata poi portata sulle notizie e le informazioni che oggigiorno circolano a proposito della plastica, indirizzandolo verso un approccio critico, concreto, razionale e cosciente nei confronti di ciò che ci viene detto e che spesso è ben lontano dalla realtà dei fatti.

  • 7 novembre, 2019
  • Ambiente, Aziende, CARPI, Comunicati, Consorzio, Italia, Normative, Notizie
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Ecomondo 2019: la partecipazione delle aziende C.A.R.P.I.

Quest’anno parteciperanno alla 23a edizione della Fiera Internazionale di ECOMONDO le seguenti aziende del C.A.R.P.I.:

 

GETECH SRL – Pad. C1 184

La Getech Srl nasce in scia alla Gennaretti Spa e può contare oggi su di una esperienza consolidata, grazie a 30 anni di ricerca, sviluppo ed applicazioni sul campo. E’ specializzata in: centrifughe, impianti a biogas, Impianti mobili di trattamento, ispessimento e disidratazione, lavori di dragaggio di sedimenti portuali e marini.

 

 MININI SPA – Pad. B1 155

Forte di quasi novant’anni di presenza sul mercato, la Minini Spa è una delle più importanti aziende italiane che commercializzano il Fibc (Flexible Intermediate Bulk Container) meglio conosciuto come Big Bag, un sistema di imballaggio, stoccaggio e trasporto innovativo, con grandi potenzialità di utilizzo nei più diversi settori. E’ specializzata in: contenitori di grandi dimensioni per la raccolta, contenitori di raccolta per rifiuti speciali, contenitori speciali per la raccolta differenziata, imballaggi, sacconi vari.

 

 SOGLIANO AMBIENTE SPA – Hall B5-D5 001

Grazie all’esperienza maturata a partire dal 1996 ed a professionisti altamente qualificati, Sogliano Ambiente offre soluzioni integrate per la gestione dei rifiuti e per le problematiche di igiene ambientale connesse. E’ specializzata in trattamenti biologici dei rifiuti, barriere di contenimento e idrauliche, compost, discarica; attrezzature e impianti, impianti di produzione di biogas da discariche e impianti di depurazione, recupero carta e cartone, recupero di rifiuti organici e biodegradabili, recupero legno, recupero metalli ferrosi, recupero metalli non ferrosi, recupero plastica.

 

 TREGENPLAST SRL – Pad. B1 027

Tregenplast Srl opera nel settore del recupero ecologico da molti anni, ed è specializzata nel recupero, selezione, rigenerazione e commercio di materie plastiche, in particolare polietilene e polipropilene, nonché materie prime seconde.

 

  • 30 ottobre, 2019
  • Ambiente, Aziende, CARPI, Comunicati, Eventi, Italia, Notizie
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End Of Waste: il Consorzio C.A.R.P.I. prende parte all’appello alle istituzioni per sbloccare il riciclo

Dopo aver già inviato preliminarmente una comunicazione direttamente al Ministro Costa, il Consorzio C.A.R.P.I. ha preso parte in maniera concreta e risoluta all’appello rivolto da 56 associazioni per sbloccare il riciclo dei rifiuti in Italia; tale appello è stato presentato sotto forma di conferenza stampa, la quale si è tenuta a Roma lo scorso giovedì 25 luglio, cui il C.A.R.P.I. ha partecipato.
A fronte di tutte le criticità e le incoerenze presenti dal punto di vista normativo e burocratico, oltretutto inasprite dagli ultimi provvedimenti legislativi emanati, il gran numero di consorzi e associazioni firmatarie dell’appello hanno presentato una proposta di emendamento per sbloccare il riciclo dei rifiuti, recependo l’art. 6 della nuova Direttiva UE 2018/851 (andando, nello specifico, a modificare l’art. 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152). A sostegno di ciò, e con l’obiettivo di presentare delle evidenze reali dei fatti trattati, il Circular Economy Network ha fornito un ulteriore documento, il quale racchiude al proprio interno dieci casi esemplificativi di blocco del riciclo dei rifiuti dopo l’approvazione della nuova norma dello “Sblocca Cantieri”.
Con la propria presenza e la propria voce il C.A.R.P.I. ha provveduto ad offrire il proprio contributo alla giusta causa, esprimendo il proprio punto di vista ed esponendo quelli che sono i maggiori problemi che ostacolano ed attanagliano lo storico lavoro delle aziende; a tal proposito, è stato più volte ribadito ai politici presenti all’evento di presentazione dell’appello di uscire dalla sfera concettuale ed utopistica dei libri e di “cominciare ad andare a vedere gli impianti, a capire come funzionano le cose nel concreto”, e che spesso vi è una distanza notevole e spesso incolmabile tra le visioni e l’azione delle norme e la realtà concreta dei fatti e dei problemi.
Ecco una sintesi di ciò che il C.A.R.P.I. e le altre associazioni firmatarie hanno avanzato ai rappresentanti delle istituzioni.

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Al Governo e al Parlamento
Le sottoscritte organizzazioni delle imprese italiane,

– considerato che l’economia circolare rappresenta una leva fondamentale per la tutela delle risorse naturali, poiché ne assicura l’utilizzo efficiente in un’ottica di sviluppo sostenibile, e contribuisce ai processi di de-carbonizzazione per il contrasto ai fenomeni dei cambiamenti climatici;

– considerato che l’economia circolare costituisce anche un importante driver strategico di politica industriale per il tessuto produttivo italiano, che ha già dato prova di rappresentare un’eccellenza a livello mondiale nella prevenzione e nel riciclo dei rifiuti, e produce importanti effetti positivi sul piano occupazionale;

– considerato che all’interno delle diverse tipologie di azioni richieste per la transizione all’economia circolare svolge un ruolo cruciale il meccanismo delle autorizzazioni regionali caso per caso per la cessazione della qualifica di rifiuto in quanto funzionale ai processi di riciclo in continua evoluzione e innovazione;

– viste le forti preoccupazioni per le gravi problematiche derivanti dal blocco sia dei rinnovi sia del rilascio delle nuove autorizzazioni per diverse tipologie e attività di riciclo di rifiuti in grado di alimentare sia impianti esistenti sia investimenti in ampliamenti, in modifiche e in nuovi impianti, con nuova occupazione;

– visto che l’intervento normativo contenuto nella legge n. 55 del 14 giugno 2019 di conversione del Decreto “Sblocca cantieri” in materia di cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) non ha risolto questa grave situazione limitandosi a salvaguardare le tipologie e le attività di riciclo previste e regolate dal DM 5 febbraio 1998 e successivi, escludendo quindi le numerose tipologie, provenienze, caratteristiche di rifiuti, attività di recupero e dei materiali che nel frattempo sono stati sviluppati;

– verificato che tale blocco investe la maggior parte delle tipologie di rifiuti e di attività di riciclo, creando un grave ostacolo allo sviluppo dell’economia circolare e generando concreti rischi, in diverse località, anche per la gestione di importanti quantità di rifiuti;

– visto che una corretta ed effettiva soluzione al problema, aperto da una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso anno, è chiaramente contenuta nell’art. 6 della nuova Direttiva europea 2018/851 che prevede la possibilità – in assenza di decreti nazionali End of Waste che vanno accelerati portando con urgenza a buon fine quelli già istruiti – di affidare alle Regioni la competenza di integrare le autorizzazioni relative alla gestione dei rifiuti, caso per caso, con la cessazione della qualifica di rifiuto, nel pieno rispetto sia delle condizioni che dei criteri dettagliati, comuni per tutte le Regioni e non derogabili, precisamente definiti in tale articolo;

avanzano la richiesta di un nuovo provvedimento urgente che anticipi il recepimento della nuova direttiva con il testo del citato art. 6, rafforzato con l’istituzione di un registro nazionale, accessibile e controllabile, dove siano raccolte tutte le autorizzazioni regionali End of Waste.

 

I firmatari dell’appello:
Confindustria, Circular Economy Network, CNA, FISE Unicircular, FISE Assoambiente, Confederazione Italiana Agricoltori, Confartigianato Imprese, Confcooperative, Legacoop produzione e servizi, Cisambiente, Federchimica, Federacciai, Federazione Gomma Plastica, Assomineraria, Conai, Conou, Ecopneus, Confederazione libere associazioni artigiane italiane, Green economy network di Assolombarda, Utilitalia, Casartigiani, Confapi, Assovetro, Confagricoltura, Consorzio Italiano Compostatori, Ecotyre, Cobat, Consorzio Ricrea, Anco, Aira, Greentire, Assobioplastiche, Ascomac Cogena, Ecodom, Amis, Comieco, Assocarta, Federazione carta e grafica, Centro di coordinamento RAEE, Siteb, Assorem, FIRI, Federbeton, Aitec, Conoe, Corepla, Federesco, Angam, Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori, Ucina – Confindustria Nautica, Assofond, Consorzio C.A.R.P.I., Assofermet, AGCI-servizi.

  • 5 agosto, 2019
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A Matera si chiude positivamente l’assemblea annuale del Consorzio C.A.R.P.I.

Si è chiusa il 24 maggio scorso, l’assemblea generale annuale del Consorzio C.A.R.P.I. (Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia), a Matera, con grande soddisfazione da parte del Presidente del Carpi Pazzoni Luciano e del Direttore Generale Mozzato Alfeo sia per il gran numero di partecipanti sia per i segnali positivi che sono emersi.

L’assemblea ha provveduto ad eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione, riconfermandone i precedenti componenti: Malaspina Simona della Plastipol Srl di Tagliolo al Monferrato  (AL), Moramarco Vincenzo della Ecodesign Srl di Matera, Lanfranchi Federico della Poliplast Spa di Casnigo (BG), Curti Luigi della Fabiplast Snc di Cerrione (BI), Pazzoni Luciano della B&P Recycling Srl di San Daniele Po (CR), Minini Sebastiano della Minini Imballaggi Spa di Verolanuova (BS); il Consiglio di Amministrazione si riunirà in tempi brevi per eleggere il presidente e il vice-presidente del C.A.R.P.I. .

Oltre al grande numero di ospiti presenti, l’assemblea ha avuto l’onore di ricevere e trasmettere diversi saluti che sono pervenuti dalle istituzioni romane, tra cui quelli dell’On.le Elena Lucchini, capogruppo Lega in Commissione Ambiente della Camera, e l’On.le Alessandro Manuel Benvenuto, Presidente dell’ VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.

Tra le illustri presenze, il Consorzio ha avuto il piacere di accogliere alcune importanti personalità, tra cui l’avv. Daniele Carissimi, in rappresentanza e consulente giuridico del Sottosegretario di Stato On.le Vannia Gava, e l’avv. Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera; entrambi gli ospiti hanno espresso chiaro sostegno alle aziende del riciclo italiano per la loro storicità ed il grande contributo che stanno offrendo al paese.

Il sindaco di Matera ha dichiarato che è stato un onore poter contare su un gruppo di imprenditori così numeroso, appartenenti ad un settore di così gran rilievo ed attualità, oltre che storicità, aggiungendo anche che Matera, con grande orgoglio per le aziende del C.A.R.P.I, per un giorno è divenuta anche “città del riciclo”.

Con i loro interventi, entrambi gli ospiti hanno sottolineato di come le aziende di questo settore debbano essere supportate  per i benefici ambientali che apportano ma il tutto deve passare per forza attraverso  una buona conoscenza e cultura del settore ed una corretta informazione che sono alla base di qualsiasi azione risolutiva. Sentiamo spesso ribadire, a proposito di Economia Circolare, che “se non la puoi misurare, non la puoi gestire” (“If you can’t measure it, you can’t manage it”): in senso più generale, senza prima valutare e analizzare la conoscenza, l’esperienza e la comprensione di determinate problematiche, ci sarà sempre impossibile apportare soluzioni mirate ed efficaci, e che soprattutto tengono conto di tutto il background che ne sta alla base.

A conclusione del suo intervento, l’avv. Carissimi ha dichiarato che l’Economia Circolare è ancora solo sulla carta, ma che fortunatamente si può contare sulla presenza delle aziende, che, a dispetto dei teorici, portano a casa i risultati.

L’augurio di ambedue queste persone è stato come una benedizione per gli imprenditori presenti. Gli imprenditori del C.A.R.P.I. stati onorati di tutte queste illustri presenze di membri delle istituzioni, e ancor più onorati e fieri di aver ricevuto da tutti parole di supporto e di vicinanza alle aziende e al settore.

A conclusione dell’assemblea è seguito un momento di convivialità e festeggiamento al termine  del quale le aziende del Carpi, rafforzando la loro cooperazione e l’agire come squadra, si sono date appuntamento a Venezia 2020 per la prossima assemblea.

 

 

  • 29 maggio, 2019
  • Ambiente, Aziende, CARPI, Comunicati, Consorzio, Eventi, Italia, Notizie
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24 Maggio 2019 a Matera il Consorzio C.A.R.P.I. rinnova i vertici

Quest’anno, per festeggiare la storicità della filiera del riciclo degli imballaggi in plastica, il Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia (C.A.R.P.I.) ha deciso di organizzare la propria assemblea generale all’interno della splendida cornice di Matera, capitale europea della cultura 2019, dove confluiranno alcuni tra gli imprenditori più identificativi del settore e provenienti da diverse zone d’Italia.
L’assemblea avrà luogo a Matera alle ore 17:00 di Venerdì 24 maggio presso l’Hotel San Domenico Al Piano, e vedrà all’ordine del giorno il rinnovo del Consigli di Amministrazione per il prossimo triennio.
Il Consorzio, grazie alla lunga e densa tradizione storica delle sue aziende ed al contributo offerto dalle stesse, non rappresenta solo un grande esempio di economia circolare costruita su fatti e non utopie, ma mira ad essere anche un esempio di squadra e cooperazione, per la crescita e lo sviluppo di valori come la collaborazione e la partnership.
A questo evento, inoltre, il Consorzio C.A.R.P.I. potrà godere del benvenuto dell’Avv. Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, e della presenza dell’on.le Elena Lucchini capogruppo Lega in Commissione Ambiente della Camera, e di una delegazione del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente, i quali hanno più volte manifestato la loro attenzione e sensibilità nei confronti delle più attuali e prementi questioni ambientali partecipando in prima linea alla vita aziendale, e andando a toccare con mano sia il vero lavoro che sta dietro il riciclo, sia quelli che sono gli ostacoli che impediscono alle aziende del settore il pieno sviluppo.
L’assemblea e il ritrovo costituiranno anche un’occasione per poter ammirare il fascino e l’unicità di Matera, fatto di cui tutti i membri del Consorzio sono onorati.

 

 

  • 15 maggio, 2019
  • Ambiente, Aziende, Consorzio
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Presentata a Roma “L’Economia Circolare in Italia – la filiera del riciclo asse portante di un’economia senza rifiuti

Giovedì 29 Novembre scorso è stata presentata a Roma la ricerca “L’Economia Circolare in Italia – La filiera del riciclo asse portante di un’economia senza rifiuti“, curata dall’esperto ambientale Duccio Bianchi di Ambiente Italia e in collaborazione con Kyoto Club. Tale ricerca è stata commissionata da CONAI, CIAL, COMIECO, COREPLA, RICREA e dal Gruppo CAP.

Secondo quanto emerge dallo studio, nel 2017 in Italia è stato avviato a riciclo il 67,5% dei rifiuti da imballaggio, per un totale di circa 8,8 milioni di tonnellate, valore che si rivela in crescita del 3,7% rispetto a quello del 2016. Secondo i dati presentati a Roma, inoltre, l’economia circolare del riciclo in Italia vale oggi 88 miliardi di fatturato, 22 miliardi di valore aggiunto (pari a circa l’1,5% del valore aggiunto nazionale); considerando anche la quota di imballaggi destinata a recupero energetico, nel 2017 sono state valorizzate 10,2 milioni di tonnellate di rifiuti da imballaggio.

Nella ricerca viene riportato inoltre che, in vent’anni di attività, il sistema CONAI ha garantito l’avvio al riciclo di oltre 55 milioni di tonnellate di rifiuti da imballaggio e permesso di evitare la costruzione di oltre 130 nuove discariche.

  • 4 dicembre, 2018
  • Ambiente, CARPI, Eventi, Italia, Notizie, Ricerca
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Mepol Group a Fakuma 2018

Dal 16 al 20 ottobre 2018 si terrà a Friedrichshafen (Germania) la fiera FAKUMA, che da oltre 30 anni rappresenta un importante punto di incontro del settore della lavorazione della plastica. Negli ultimi anni la fiera è cresciuta fino a diventare la seconda fiera al mondo nel settore della produzione della plastica, con circa 1.700 espositori internazionali.
L’evento si svolgerà a Friedrichshafen, su una superficie di oltre 80.000m², con un ricco assortimento di macchine per la lavorazione della plastica con i relativi accessori, presentando tutte le tecnologie applicate alla plastica, dalle materie prime (grezze) e relativa applicazione, fino a soluzioni per i processi di automazione e tecnologie, macchine, attrezzi e applicazioni rilevanti per la lavorazione e la trasformazione della plastica.

Alla fiera sarà presente Mepol Group, consorziata Carpi, che aspetterà i visitatori presso il proprio stand in tutti i giorni di apertura della fiera:

16 – 20 Ottobre 2018, Hall A5 / Stand 5115, Friedrichshafen, Germania.

  • 24 settembre, 2018
  • CARPI
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Fine della contesa Conai – PolieCo sull’interpretazione della nozione di imballaggio

Dopo ben 15 anni ha fine il contenzioso instaurato dal Conai nei confronti del PolieCo per non pregiudicare il corretto adempimento degli obblighi posti dalla legge in capo ai produttori e utilizzatori di imballaggi.
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 19312/2018, con riferimento alle precedenti sentenze del Tribunale di Roma ( sentenza n° 16818/2007) e della Corte di appello di Roma (sentenza n. 3048/2014), ha ora riconosciuto l’esattezza dell’interpretazione della disciplina di riferimento seguita dal Conai per delineare la propria sfera di competenza: la decisione della Suprema Corte, che ha rigettato il ricorso proposto dal PolieCo, va a confermare l’interpretazione della nozione di imballaggio da sempre sostenuta dal Conai in questi anni e riconosce una volta per tutte la natura di imballaggio di numerosi beni che il PolieCo ha sostenuto di poter attrarre alla propria sfera di gestione.
Questi sono gli aspetti definitivi della causa cui il Consorzio PolieCo dovrà attenersi:
– il criterio di qualificazione di un prodotto come imballaggio va individuato nella sua funzione di contenimento, protezione, manipolazione, consegna delle merci, siano esse materie prime o prodotti finiti;
– le funzioni di imballaggio indicate nelle definizioni normative non vanno intese come cumulative;
– la nozione di imballaggio non si riferisce soltanto al prodotto adibito a consentire la consegna di merci dal produttore al consumatore, ma anche a quello adibito a consentire la consegna dal produttore all’utilizzatore;
– possono essere qualificati imballaggi anche i beni destinati ad essere utilizzati all’interno del ciclo produttivo;
– la valutazione dell’idoneità del bene a svolgere una o più delle suddette funzioni va compiuta ex ante e in astratto, non ex post e in concreto;
– anche i contenitori utilizzati nell’industria ed agricoltura per materiali solidi o liquidi, o anche prodotti agroalimentari, in funzione di bene strumentale per la produzione e/o attività tipica dell’impresa sono da considerarsi imballaggi;
– sono da considerarsi imballaggi, a titolo esemplificativo e non esaustivo gli shopper, i sacchi a valvola, i sacchi a bocca aperta, il film tubolare e piano per l’imballaggio automatico (per esempio di resine, concimi, fertilizzanti, prodotti chimici in genere, sali, pasta, mangimi), i cappucci copri pallet, il film in fogli e il film estensibile per imballaggio pallet, i bins, le casse e i contenitori di contenimento o per logistica, le cisterne, i teli per insilaggio e per rotoballe, ecc.

  • 31 luglio, 2018
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Dal 1° gennaio 2019 novità sull’applicazione del Contributo Ambientale Conai (CAC)

In una circolare del 25 giugno 2018 il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) ha segnalato le novità che dal 1° gennaio 2019 interessano i produttori di imballaggi vuoti per quanto riguarda l’applicazione del contributo ambientale.

Come riportato nella circolare i commercianti di imballaggi vuoti, indipendentemente da contestuali altre attività non rilevanti ai fini del CAC o comunque non riferite ad imballaggi, sono tenuti agli stessi adempimenti finora previsti per i produttori di imballaggi e per gli importatori di imballaggi vuoti destinati alla rivendita e, in particolare:

– A rilasciare una specifica attestazione di esenzione dal CAC al fornitore cedente (che sia produttore o a sua volta commerciante di imballaggi vuoti), diretta per conoscenza anche al Conai con la quale dichiarano, tra l’altro, di essere consorziati al Conai e di impegnarsi ad assolvere direttamente gli obblighi di applicazione, dichiarazione e versamento del CAC.

– Ad applicare il CAC con le modalità della “prima cessione” nella fatture di vendita ai clienti-utilizzatori (diversi dai commercianti di imballaggi vuoti), esplicitando il CAC in aggiunta al prezzo di vendita degli imballaggi.

– A dichiarare e versare il CAC al Conai sulle prime cessioni effettuate.

 

Inoltre, per agevolare i commercianti di imballaggi vuoti che gestiscono flussi di imballaggi non rilevanti in termini di peso (i cosiddetti “piccoli commercianti”), Conai ha introdotto anche una procedura agevolata, anch’essa in vigore dal 1° gennaio 2019: i “piccoli commercianti” di imballaggi vuoti potranno continuare a pagare il CAC ai fornitori al momento in cui acquistano gli imballaggi anziché addebitarlo in fattura ai clienti nazionali, dichiararlo e versarlo al Conai.

 

  • 4 luglio, 2018
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Approvato dal Ministero un altro sistema di gestione autonoma

Dopo la presentazione della domanda per il riconoscimento di sistema autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari al Ministero dell’Ambiente il 12 aprile 2016, il 24 aprile scorso è stato emanato dal Ministero dell’Ambiente il decreto di autorizzazione per l’avvio del Consorzio CORIPET, promosso dai produttori di acque minerali per poter gestire in autonomia, al di fuori di Corepla, le bottiglie di PET post-consumo.

Il sistema  Coripet, prevede una filiera chiusa, basata su un servizio selettivo di raccolta degli imballaggi su superficie privata e un’organizzazione logistica che consenta l’avvio diretto a riciclo, con operazioni certificate in ogni fase del processo.

Il Consorzio dovrà recuperare il quantitativo di bottiglie in plastica immesse sul mercato dalle acque minerali consorziate (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle, Lete, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup), raccolto nelle quantità obbligatorie per legge ed avviato al riciclo meccanico (oggi almeno il 60%, facendo riferimento agli obiettivi comunitari) grazie anche ad alcuni soci riciclatori (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic). L’obiettivo, quindi, è di arrivare almeno in parte ad un riciclo “bottle to bottle”.

In pratica, la raccolta dei contenitori PET avverrebbe presso i supermercati dove le bottiglie vengono vendute, attraverso una sorta di “vuoto a rendere” incentivante basato su contenitori intelligenti. Il consumatore riceverebbe così un buono con uno sconto sulla spesa per ogni bottiglia conferita al contenitore. Il tutto naturalmente,  come da disposizioni ministeriali, dopo un accordo con Anci e Corepla.

  • 14 giugno, 2018
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