C.A.R.P.I – Consorzio Autonomo Riciclo Plastica
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Approvato dal Ministero un altro sistema di gestione autonoma

Dopo la presentazione della domanda per il riconoscimento di sistema autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari al Ministero dell’Ambiente il 12 aprile 2016, il 24 aprile scorso è stato emanato dal Ministero dell’Ambiente il decreto di autorizzazione per l’avvio del Consorzio CORIPET, promosso dai produttori di acque minerali per poter gestire in autonomia, al di fuori di Corepla, le bottiglie di PET post-consumo.

Il sistema  Coripet, prevede una filiera chiusa, basata su un servizio selettivo di raccolta degli imballaggi su superficie privata e un’organizzazione logistica che consenta l’avvio diretto a riciclo, con operazioni certificate in ogni fase del processo.

Il Consorzio dovrà recuperare il quantitativo di bottiglie in plastica immesse sul mercato dalle acque minerali consorziate (Acque Minerali d’Italia, Ferrarelle, Lete, Gruppo Sanpellegrino e Drink Cup), raccolto nelle quantità obbligatorie per legge ed avviato al riciclo meccanico (oggi almeno il 60%, facendo riferimento agli obiettivi comunitari) grazie anche ad alcuni soci riciclatori (Aliplast, Dentis Recycling Italy e Valplastic). L’obiettivo, quindi, è di arrivare almeno in parte ad un riciclo “bottle to bottle”.

In pratica, la raccolta dei contenitori PET avverrebbe presso i supermercati dove le bottiglie vengono vendute, attraverso una sorta di “vuoto a rendere” incentivante basato su contenitori intelligenti. Il consumatore riceverebbe così un buono con uno sconto sulla spesa per ogni bottiglia conferita al contenitore. Il tutto naturalmente,  come da disposizioni ministeriali, dopo un accordo con Anci e Corepla.

  • 14 giugno, 2018
  • Ambiente, Articoli, CARPI, Comunicati, Notizie
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Le aziende di CARPI a PLAST 2018

L’evento dal titolo The Innovation Alliance si è tenuto dal 29 maggio al 1° giugno 2018 a  Milano, e per la prima volta  ha riunito al suo interno le cinque manifestazioni Plast2018, Ipack-Ima, Meat-Tech, Print4All, Intralogistica Italia, tutte accessibili con un unico biglietto e senza barriere tra i diversi spazi.

Al Plast 2018, fra le più importanti fiere al mondo per l’industria delle materie plastiche e della gomma, hanno partecipato le seguenti aziende Consorziate al CARPI: Poliplast Spa, Mepol Srl, Recuperi Pugliesi Srl, CM Evolution Plast Srl.

Al termine della manifestazione, il dato complessivo rilevato agli ingressi indica più di 150 mila presenze per l’intera manifestazione del The Innovation Alliance. In particolare, per quanto riguarda i dati relativi esclusivamente al Plast, sono stati registrati 63.000 ingressi, di cui il 27,5% esteri; 117 sono stati i paesi di provenienza, con Spagna, Francia e Germania maggiormente rappresentati.

Per quanto concerne, invece, gli espositori, i numeri non sono cambiati di molto: 1.514 (828 italiani e 686 esteri) nel 2012; 1.584 (884 italiani, 700 esteri) nel 2015 e 1.510 (57% italiani e 43% esteri) quest’anno.

Oltre a ciò, un’altra cosa che non è cambiata è l’importanza e il potenziale che la plastica ha: il messaggio emerso dall’esperienza della fiera non è stato quello di una plastica nociva e che inquina l’ambiente a prescindere, ma di un materiale che ricopre un ruolo sempre più importante nei dibattiti ambientali e la cui utilità e rilievo non devono essere messi in dubbio da un errato comportamento o una mancata educazione da parte del cittadino.

 

  • 12 giugno, 2018
  • Ambiente, Articoli, Aziende, CARPI, Consorzio, Eventi
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Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi

Il Ministero dell’ Ambiente in data 15/03/2018 a seguito dei numerosi incendi che nell’ultimo periodo hanno interessato diversi impianti di gestione rifiuti ha ritenuto opportuno emanare una circolare

La circolare in sintesi oltre ad  individuare  alcune aree di approfondimento per la definizione di criteri operativi utili per una gestione ottimale dei relativi stoccaggi, ribadisce che detti impianti devono possedere specifici requisiti di tipo tecnico-organizzativo, atti a garantire che le operazioni, con particolare riferimento a quelle di stoccaggio, avvengano nel rispetto di tutte le misure di sicurezza. Prevede inoltre, in fase di esercizio, che la responsabilità della gestione operativa dell’impianto sia affidata ad un direttore tecnico opportunamente formato, al quale, dovendo essere sempre presente in impianto, spettano i compiti di controllo a partire dalla fase di accettazione dei carichi, fino alla fase di trasporto all’eventuale successivo impianto di destinazione.

Per quanto riguarda le garanzie finanziarie di cui all’articolo 208 del Decreto legislativo 152/2006, infine, il Ministero ritiene necessario che le stesse siano commisurate, oltre che alla capacità autorizzata e alle tipologie dei rifiuti stoccati, anche allo specifico rischio di incendio correlato alle tipologie di rifiuti autorizzati e che le competenti Autorità ne estendano l’obbligo di prestazione anche agli impianti che operano in procedura semplificata.

Allegata Circolare : Circolare 15032018

  • 23 marzo, 2018
  • CARPI
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C.A.R.P.I. ospite della fiera Green Logistics a Padova Fiere

Il C.A.R.P.I. é stato invitato a prendere parte alla fiera Green Logistics,il Salone Internazionale della Logistica Sostenibile, che si terrà a Padova dal 7 al 9 di marzo 2018 in qualità di massimo rappresentante dell’Economia circolare degli imballaggi in plastica in Italia.

Ci potete trovare al Padiglione 7.

Vi aspettiamo

 

 

  • 2 marzo, 2018
  • CARPI, Eventi, Notizie
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European Strategy for Plastics in a Circular Economy: finalmente plastica e riciclo vengono posti al centro dei nuovi piani per il futuro

E’ stata presentata il 16 gennaio scorso la nuova “Strategia europea sulla plastica in un’economia circolare”, quadro normativo di riferimento per le decisioni UE dei prossimi anni in tema di materie plastiche ed ambiente che riportiamo sinteticamente.

Uno dei punti di partenza della “European Strategy for Plastics in a Circular Economy” è una considerazione sulla plastica: “…. un elemento importante e onnipresente nella nostra economia e nella nostra vita di tutti i giorni, viene utilizzata in diverse maniere e possiede diverse funzioni. Troppo spesso, il modo in cui la plastica oggi viene prodotta, utilizzata e scartata finisce per non ricevere i benefici economici di un approccio più “circolare” e finisce per danneggiare l’ambiente. Ripensare e migliorare il funzionamento del sistema per dare valore a questo materiale richiede sforzi e migliore cooperazione da tutti i principali attori della filiera, dai produttori di plastiche ai riciclatori, rivenditori e consumatori. E’ inoltre necessario un certo grado di innovazione e visione condivisa per condurre gli investimenti nella direzione giusta, con una mobilizzazione da una parte delle autorità nazionali e regionali, città e cittadini e dall’altra del settore privato.”

Nel dicembre 2015, la Commissione ha adottato l’ “EU Action Plan for a circular economy”, dove ha identificato la plastica come una fondamentale priorità e ha affermato che si sarebbe impegnata a “preparare una strategia volta a accettare le sfide imposte alla plastica per mezzo della valorizzazione della filiera, e prendendo in considerazione il suo intero ciclo di vita”.

Nel 2017, la Commissione ha confermato la sua concentrazione sulla produzione e uso di plastica e ha lavorato al raggiungimento dell’obiettivo di rendere riciclabili tutti gli imballaggi in plastica entro il 2030.

In Europa, il valore potenziale della plastica riciclata rimane largamente inespresso: il riciclo e il riutilizzo della plastica a fine vita è a livelli molto bassi, in particolar modo se confrontati con quelli di altri materiali come carta, vetro o metalli. Prendendo in considerazione il riciclo meccanico, ad esempio, esso non è mai stato veramente supportato ed è sempre stato troppo poco valorizzato: ogni anno in Europa si producono circa 25,8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui meno del 30% viene raccolto per il riciclo. Di questa quantità, una buona percentuale lascia il continente per essere trattata in altri paesi, dove possono essere applicati altri tipi di standard ambientali, regolamentazioni o restrizioni. La domanda di plastica riciclata oggi copre solo circa il 6% della totale domanda di plastica in Europa.

Nella Plastics Strategy vengono forniti dei principi guida per un’intelligente, sostenibile e innovativa industria della plastica, dove il design e la produzione rispettano completamente i bisogni del riciclo e del riuso, portando crescita e lavoro all’Europa e aiutando a ridurre le emissioni di gas serra e la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.

E’ riconosciuto che l’incremento del riciclo della plastica può portare importanti benefici ambientali ed economici: più alti livelli di riciclo della plastica, comparabili a quelli di altri materiali, possono solo essere raggiunti da un migliora-mento del modo in cui la plastica e i prodotti in plastica vengono pensati e realizzati. Secondo la Commissione, per attuare efficacemente questa strategia, sarà inoltre necessaria una maggiore cooperazione tra tutti gli attori della filiera: dall’industria, i produttori di plastica e trasformatori alle aziende di gestione dei rifiuti, pubbliche e private. Nello specifico, gli attori-chiave di questo processo devono lavorare insieme per:

• Migliorare il design e supportare l’innovazione per rendere la plastica e i prodotti in plastica più facili da riciclare;
• Espandere e migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti plastici, in modo da garantire una certa qualità di input per l’industria di riciclo;
• Espandere e modernizzare le tecniche di riciclo e selezione a livello europeo;
• Creare mercati praticabili per le plastiche riciclate e riciclabili.

Poco dopo la presentazione della Plastics Strategy, PlasticsEurope, l’industria europea delle materie plastiche, si è dichiarata favorevole al tragitto da percorrere, e ha annunciato un impegno a volontario a supporto della strategia: con il documento “Plastics 2030 – Voluntary Committment”, l’industria intende supportare le istituzioni europei impegnandosi ad incrementare il riuso e il riciclo delle materie plastiche, con l’obiettivo di raggiungere il 60% per gli imballaggi in plastica entro il 2030, per poi puntare al 100% nel 2040.

Qualche giorno fa, anche sei associazioni della filiera delle materie plastiche hanno risposto positivamente alla strategia europea annunciando un impegno, il “Circularity Platforms”, con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo di riciclo di almeno il 50% dei rifiuti plastici in Europa entro il 2040, e di almeno il 70% per quanto riguarda gli imballaggi in plastica.

Speriamo che la strategia europea venga implementata in maniera efficace, e che soprattutto venga recepita in Italia in maniera corretta e trasparente, evitando che rimanga solo un proclamo, visto che è dal 2007 che il Consorzio CARPI ribadisce questi concetti e spera nella giusta valorizzazione che il settore riciclo merita.

  • 24 gennaio, 2018
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Studio di C.A.R.P.I. sul valore dei Rifiuti Speciali nelle discariche: i numeri del risparmio e vantaggi

Il Consorzio C.A.R.P.I. ha effettuato uno studio con il duplice obiettivo di quantificare approssimativamente da una parte l’equivalente economico/energetico dei Rifiuti Speciali in discarica negli anni dal 2005 al 2015, e dall’altra di mettere in luce il valore economico dei principali polimeri plastici a partire dal loro potere calorifico.

Per la realizzazione della ricerca sono stati raccolti dati annuali relativi ai RS prodotti in Italia, ai RS recuperati e smaltiti (con specificazione dei quantitativi per ogni attività di recupero e di smaltimento), e al numero di impianti di discarica presenti sul territorio italiano.

Per quanto riguarda la produzione di RS, l’analisi dei dati ha mostrato una situazione piuttosto altalenante, ma con un generale aumento da 107,53 mln. t nel 2005 a 132,43 mln. t nel 2015 (nello studio è stato presentato anche l’andamento specifico per alcune “attività generatrici del rifiuto” del codice CER, per il periodo 2009-2015). Positivi ed incoraggianti sono i dati riguardanti invece le quantità di RS avviate a recupero, le quali crescono da 61,5 mln. t nel 2005 a 101,9 mln. t nel 2015 ed in ulteriore crescita. In accordo con questa tendenza, le tonnellate di RS avviate a smaltimento invece scendono da 32,9 mln. t nel 2005 a 25,7 mln. t nel 2015, in accordo con la diminuzione delle quantità di RS in discarica e del numero di impianti di discarica.

Prendendo in considerazione il precedente dato annuale relativo ai RS in discarica, e per mezzo della definizione di uno schema di elaborazione, è stato possibile ricavare il loro equivalente energetico. Con l’utilizzo di conversioni e calcoli, e facendo riferimento ai dati annuali relativi ai prezzi del greggio e del cambio $/€, è stato possibile trasformare l’equivalente energetico di tali quantità in equivalente economico (ad esempio, per il solo anno 2005, il valore si aggira intorno agli 1,3 mld. $, ovvero 1,06 mld. €), ottenendo così una cifra approssimativa dello spreco e di quanto verrebbe risparmiato quindi recuperando e riciclando il rifiuto, evitando il ricorso allo smaltimento in discarica.

La parte finale dello studio pone invece un confronto tra alcuni polimeri plastici (PE, PP, PET) e alcuni tra i maggiori combustibili/materiali (carbon coke, legno, cartone e altri), considerando il loro potere calorifico. Sono stati poi creati tre diversi scenari, ipotizzando un quantitativo iniziale in discarica di 10.000, 50.000 e 150.000 t di rifiuti costituiti esclusivamente da PE/PP e andando a stimare il loro equivalente energetico ed economico.

 

  • 21 dicembre, 2017
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I dati di C.A.R.P.I. entrano nell’Italia del riciclo

Il 14/12/2017 si è tenuto a Roma il convegno “L’Italia del Riciclo 2017, un focus su 20 anni di gestione dei rifiuti in Italia”, dove è stato presentato il nuovo rapporto aggiornato sul quadro del riciclo e del recupero dei rifiuti in Italia. Il rapporto offre un utile approfondimento e una riflessione sui cambiamenti intervenuti nel mondo del riciclo.

Come si può leggere dal rapporto, al raggiungimento dei risultati esposti, oltre all’attività del consorzio Corepla, che opera prevalentemente sui rifiuti di imballaggio in plastica presenti nelle raccolte differenziate urbane, “contribuisce anche il comparto del riciclo indipendente, ovvero gli operatori che agiscono autonomamente per avviare a riciclo tutti quegli imballaggi che per valore e logistica semplificata possono essere gestiti in buona parte secondo logiche di mercato”.

Con questa affermazione viene per la prima volta formalmente valorizzato il ruolo di sussidiarietà e l’importanza dei dati forniti dal Consorzio C.A.R.P.I., con quantitativi in continua crescita.

  • 20 dicembre, 2017
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La crisi degli inceneritori Lombardi

«Siamo a un bivio: o troviamo nuove strade o diciamo ai nostri clienti che non ritiriamo più i rifiuti. E questo creerebbe il caos». Sono queste le testimonianze degli operatori lombardi del settore: se fino alla metà del 2013 circa l’80% dei rifiuti di un’azienda andava a recupero energetico e il 20% rimanente finiva in discarica, negli ultimi anni ed in brevissimo tempo le percentuali si sono ribaltate, in quanto solo il 30% entra in termovalorizzazione, mentre la parte più grossa va a smaltimento in discarica.

Nel suo Rapporto 2017 Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, indica che tra il 2014 e il 2016 sono andati aumentando i rifiuti importati in Lombardia dall’estero, i quali si aggiungono ai rifiuti urbani affluiti da altre regioni italiane (creando difficoltà per lo smaltimento dei rifiuti “locali” raccolti in regione). A causa di questo “intasamento”, le aziende rischiano di superare il quantitativo massimo di rifiuti che possono essere stoccati temporaneamente.

Nonostante quindi la produzione dei rifiuti urbani sia scesa nel periodo dal 2007 al 2015 (da 32,4 milioni di tonnellate a 29,5 milioni di tonnellate a livello nazionale, da 5 a 4,6 a livello regionale)con un lieve aumento sono nel 2016), contemporaneamente alla crescita della racconta differenziata (+6 milioni di tonnellate, nel Paese, dal 2008 al 2016, e un andamento positivo anche a livello regionale), la situazione dello smaltimento dei rifiuti in Lombardia è diventata problematica.

  • 23 novembre, 2017
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Riconferma degli obiettivi e criticità: la filiera delle plastiche e i criteri della Cina

Le principali associazioni europee della filiera delle materie plastiche, hanno riaffermato la loro intenzione di supporto al pacchetto sull’Economia Circolare promosso dalla Commissione Europea e l’impegno a realizzarne gli obiettivi:

– “Zero Plastics to landfill by 2025”, ovvero azzerare il conferimento di rifiuti plastici nelle discariche entro il 2025, con l’obiettivo di trasformare in risorsa un problema per l’ambiente.

– La quota del 55% di rifiuti da imballaggio in plastica da preparare per il riutilizzo e il riciclo, da raggiungere sempre entro il 2025, che rappresenta un’importante sfida per l’industria.

Hanno preso parte a queste dichiarazioni l’associazione dei trasformatori EuPC, PlasticsEurope, Petcore Europe, Plastics Recyclers Europe (PRE) e Polyolefin Circular Economy Platform (PCEP).

In questi stessi giorni inoltre, il Governo cinese ha notificato alla World Trade Organization (WTO) l’intenzione di adottare criteri più severi sulle importazioni di rifiuti solidi e materie prime seconde a fini di tutela ambientale.  In particolare, per quanto riguarda i nuovi criteri che entreranno i vigore il 31 dicembre di quest’anno, sono state fissate le soglie per quanto concerne la percentuale di contaminanti e impurità presenti nei rifiuti, che per le materie plastiche non potranno superare lo 0,5%.

  • 23 novembre, 2017
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C.A.R.P.I. ad Ecomondo 2017

Quest’anno alla “21a Fiera Internazionale di ECOMONDO” parteciperanno sei aziende Consorziate al C.A.R.P.I.   

 

    – MININI IMBALLAGGI SRL di Verolanuova (BS)  

         Area espositiva: Padiglione B1 – Stand  154

La Minini è specializzata in :Contenitori di grandi dimensioni per la raccolta, Contenitori di raccolta per rifiuti speciali, Contenitori speciali per la raccolta differenziata, Imballaggi, sacconi vari.

 

        – GETECH SRL  di Jesi (AN)   

         Area Espositiva: Padiglione C1 – Stand 181

La Getech srl di Gennaretti Galdino è specializzata in:  Centrifughe, impianti a biogas, Impianti mobili di trattamento, ispessimento e disidratazione, Lavori di dragaggio di sedimenti portuali e marini.

 

        – ECOPLEN SRL di Matera (MT)

         Area espositiva: Padiglione D3 – Stand 105

La Ecoplen srl produce taniche in PE rigenerato imballaggio ideale per tutti i prodotti detergenti che rispettano mi criteri ambientali.

 

        – SOGLIANO AMBIENTE SPA di Sogliano al Rubicone (FC)

         Area espositiva: Padiglione B5 D5 – Stand 010

La Sogliano è specializzata in trattamenti biologici dei rifiuti, Barriere di contenimento e idrauliche, Compost, Discarica: attrezzature e impianti, Impianti di produzione di biogas da discariche e impianti di depurazione, recupero carta e cartone, recupero di rifiuti organici e biodegradabili, recupero legno, recupero metalli ferrosi, recupero metalli non ferrosi, recupero plastica.

 

        – RECUPERI PUGLIESI SRL di Modugno (BA)

         Area Espositiva: Padiglione B1 –  Stand 163

La Recuperi Pugliesi e specializzata nel recupero carta e cartone, recupero metalli ferrosi, recupero metalli non ferrosi, recupero plastica, recupero veicoli fuori uso.

 

        – MASOTINA SPA di Corsico (MI)

         Area Espositiva: Padiglione B3 – Stand 147

Masotina SPA è un’azienda storica nel comparto italiano dei servizi ambientali, dove opera nel recupero rifiuti non pericolosi per l’industria privata e le pubbliche amministrazioni.

 

 

Saranno inoltre presenti per il Consorzio C.A.R.P.I  le seguenti persone:

Luciano Pazzoni (Presidente del C.A.R.P.I.), Giovedì  9 Novembre.

Sebastiano Minini (ditta Minini e Vice Presidente del C.A.R.P.I.), tutti i giorni al Padiglione B1 – Stand  154.

Vincenzo Moramarco (ditta Ecodesign ed Ecoplen,  Consigliere del Consorzio C.A.R.P.I.), tutti i giorni  Padiglione D3 – Stand 105.

Mozzato Alfeo e Trevisanato Maicol, dal pomeriggio di Martedì 7 Novembre al pomeriggio di  Giovedì 9 Novembre.

  • 6 novembre, 2017
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